Nuovo appuntamento con la rubrica di GazzettaGialloRossa.it, a cura di uno dei maestri della radiofonia italiana, Francesco Repice, che ogni settimana commenterà per noi i post partita dell’A.s. Roma:
ROMA-MILAN – “Credo che siano stati due punti persi: la squadra è andata due volte in vantaggio, ha fatto la partita, è stata ripresa in situazioni particolari. A gennaio è insensato parlare di fuga della Juventus, il campionato è ancora lungo”.
GLI EPISODI – “La Roma è una squadra che non ha mai preso due gol in una partita in questa stagione e che ha la difesa migliore. In tutta sincerità credo che sull’1-0 il rigore di De Rossi è qualcosa di clamoroso. E’ un errore abbastanza grave”.
I SOLITI ERRORI – “Sull’1-0, con il Milan preso in velocità da ogni lato, c’è un intervento per il quale spesso in Europa ci si arrabbia. A me ha dato l’impressione che fosse un rigore abbastanza solare. La Roma poi ci ha messo del suo…”.
CHI BENE, CHI MALE? “Queste partite qui non sono mai fatte di singoli o di giocate. Sono interpretazioni del match: il secondo gol del Milan nasce da problemi tattici della Roma per come sta in campo, ma che in altre occasioni ti garantisce copertura. E’ un inconveniente tattico che ci sta”.
TOTTI E DESTRO – “Queste sono gran belle notizie per la Roma: Destro rientra dopo un infortunio e segna due gol decisivi per il risultato finale, vuole dire che si è lavorato bene su un ragazzo che si è scrollato di dosso tutte le incertezze e i timori. Anche lui vuole andare al mondiale e farà di tutto per convincere Prandelli. E’ sicuramente un’arma in più per la Roma. Totti invece è Totti, dalla prossima partita tornerà decisivo”.
ORA IL CATANIA – “Partita di quelle rischiose: il Catania non ti fa giocare al calcio, non è come la Fiorentina. Diventa complicata e cattiva se non la risolvi subito. Al di là dei punti in classifica ha diversi giocatori bravi con i piedi. Alla vigilia, se fossi stato un dirigente della Roma, sarei molto più preoccupato dalla sfida con il Catania che con il Milan”.
IL MERCATO – “Non vedo perché dovrebbe partire Borriello. Per stare tra i primi tre posti bisogna essere tanti e forti. Più che una partenza mi aspetto degli arrivi. Essendo secondi in classifica, con dei scontri diretti da giocare, farei degli sforzi per prendere un altro centrocampista, uno di quelli dal rendimento importante e che possono cambiare le sorti di una partita. In attacco, adesso come adesso, andrei a prendere Dzeko, visto che non gioca…”.