(D. Palizzotto) – L’ultimo sconto del Tnas è in arrivo. Forse già domani e comunque entro la fine della prossima settimana Stefano Mauri conoscerà la decisione del Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport del Coni, ultimo grado della giustizia sportiva vicino alla chiusura. La riforma varata negli ultimi giorni dal Comitato olimpico italiano prevede infatti l’abolizione del Tnas e dell’Alta Corte di Giustizia, sostituiti dalla Procura generale e dal Collegio di garanzia a partire dalla prossima estate. Prima di scomparire, però, con ogni probabilità il Tnas – definito«scontificio» dal presidente del Coni appena insediato Giovanni Malagò– ridurrà la sanzione inflitta dalla Corte di giustizia federale al capitano biancoceleste.
La vicenda è nota. Indagato dalla Procura di Cremona per il presunto coinvolgimento nelle altrettanto presunte combine delle gare Lazio-Genoa e Lecce-Lazio del 2011, dopo un’inchiesta fiume durata oltre un anno Mauri è stato deferito dal procuratore federale Stefano Palazzi e poi giudicato colpevole da Commissione Disciplinare (sei mesi di squalifica per una omessa denuncia) e Corte Federale (nove mesi di stop per due omesse denunce). Secondo i giudici, Mauri era a conoscenza dei tentativi illeciti messi in atto da «zingari» e «ungheresi» ma non si rivolse, come avrebbe dovuto, alla Procura Federale. La convinzione della Corte è «giustificata» dai contatti continui tra il capitano della Lazio e l’amico Zamperini. «L’incontro di Formello (avvenuto poche ore prima della sfida con il Genoa, ndr) e l’incontro di Lecce – scrivevano i giudici nelle motivazioni della sentenza d’appello – erano giustificati dalle proposte illecite avanzate daZamperini a Mauri e dall’esigenza di acquisire aggiornamenti sull’evoluzione del tentativo di combine». E non è tutto, perché i giudici della Corte – in attesa della nuova svolta dell’indagine cremonese promessa dal pubblico ministero Di Martino – avevano tenuto una porta aperta: «Le valutazioni – si legge nelle motivazioni della Corte – non possono che essere formulate allo stato degli atti e nella consapevolezza che le risultanze attuali potrebbero essere superate da future acquisizioni in altro procedimento».
Ora le novità attese sono arrivate. Flagranti, ma tutt’altro che negative per Stefano Mauri. Perché l’ultima ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari Guido Salvini contiene dei passaggi «controversi» a cominciare dal presunto coinvolgimento del capitano biancoceleste nel tentativo di combine della sfida Udinese-Lazio 2-1 dell’8 maggio del 2011. Ma davvero Mauri, coinvolto sempre secondo i magistrati di Cremona nel tentativo di favorire la Lazio nelle settimane successive contro Genoa e Lecce, può aver giocato contro la propria squadra nello scontro diretto per l’accesso in Champions League? Un’incongruenza notata da tutti, anche dagli arbitri del Tnas (Guido Calvi, Maurizio Benincasa e il presidente Massimo Zaccheo), chiamati domani mattina a dire l’ultima parola sul capitano biancoceleste.
La decisione arriverà in tempi molto brevi perché entrambe le parti hanno dato l’autorizzazione al pronunciamento immediato da parte del collegio arbitrale. Per questo domani il Tnas ascolterà le parti e poi potrebbe riunirsi subito in camera di consiglio per emettere la sentenza. In caso contrario, la decisione arriverà nei giorni seguenti e dovrebbe essere positiva per Mauri e la Lazio: non l’assoluzione completa, ma la sostanziale riduzione della sanzione ricevuta, da nove a cinque mesi, o poco più. La sfida della Befana con l’Inter, dunque, non è più solo un sogno per Mauri.