(A. Austini) La prima bella notizia dell’anno? L’autografo di Pjanic sul nuovo contratto. Così, big-match di Torino a parte, sperano di iniziare il 2014 la Roma e Garcia.
La trattativa è a buon punto, tra domanda (3 milioni di euro netti a stagione) e ultima offerta (2.8 milioni) c’è poca distanza: i presupposti per un accordo in breve tempo ci sono tutti. Ma non mancano le insidie che invitano ancora alla prudenza, perché Paris Saint Germain e Manchester United fanno sul serio e hanno offerto a Pjanic uno stipendio da 3 milioni e mezzo.
A Trigoria (e a Boston) sono però convinti che il bosniaco firmerà il rinnovo, magari con la promessa di valutare insieme eventuali proposte in estate. Pjanic non è insensibile al richiamo dei grandi club d’Europa, si vedrebbe bene in Premier e forse ancor di più in Spagna, ma al tempo stesso si sente di nuovo a casa nella Roma di Garcia. Il francese gli ha ridato fiducia, stimoli e un ruolo fondamentale in squadra. Lui lo ha ripagato con ottime prestazioni e un impegno esemplare: Pjanic è tra quelli che già si allenano per la Juve. Se arrivasse anche la qualificazione in Champions, «Mire» metterebbe da parte la tentazione di andar via.
Tutto passa dal contratto che scade tra un anno e mezzo. La Roma vuole prolungarlo a tutti i costi prima dell’estate perché altrimenti si troverebbe costretta a vendere il centrocampista. Ma Garcia ha parlato chiaro con i dirigenti: prima viene il rinnovo di Pjanic, poi tutto il resto. E Pallotta ha tutta la voglia di esaudire il desiderio del suo allenatore, come fece la scorsa estate avallando la cessione di Lamela pur di trattenere il «prediletto» di Garcia.
Non ha a che vedere con il futuro di Pjanic il viaggio londinese di Sabatini. Lo scopo principale del ds era quello di scegliere una squadra nelle serie minori inglesi da inserire nel progetto dei club-satellite. Con i suoi uomini di fiducia presenti a Londra ha lavorato su due-tre opzioni e ora è pronto a chiudere gli accordi che gli consentiranno di «parcheggiare» e controllare giocatori in giro per il mondo. In Inghilterra, Spagna, Croazia, Serbia, Romania, Brasile e chissà dove: questa l’idea che Sabatini ritiene fondamentale per regalare un grande futuro alla Roma. Per questo ha chiesto a Pallotta di finanziare il progetto e spera di essere accontentato.
A Londra il diesse romanista ha salutato anche l’ex compagno di scrivania Baldini e il suo pupillo Lamela: Sabatini era in tribuna a White Heart Lane dove il Tottenham ha battuto 3-0 lo Stoke City. Fra i giocatori degli Spurs prenderebbe volentieri Eriksen, Paulinho, Chiriches, Capouè e Sandro ma al momento non è possibile. Dipendesse da lui, probabilmente riporterebbe a Trigoria Lamela, pure ieri entrato dalla panchina. Fantamercato.
Quello vero parla di una rosa da toccare il meno possibile a gennaio (Burdisso, Borriello, Marquinho e Caprari i giocatori in uscita più il dubbio Bradley) e aggiustare con un innesto a centrocampo, ma meno costoso di Nainggolan. Aspettando Iturbe a giugno.