(L. VALDISERRI) –L’ultima tentazione del Toto Luisito? Aleandro Rosi (Leo, come lo chiama l’asturiano) centrale difensivo contro la Juventus. Una follia? Forse. Di sicuro un esperimento che Luis Enrique sta facendo e non solo in questi ultimissimi giorni. Già prima di Fiorentina-Roma ne aveva parlato, in un passaggio della conferenza stampa sfuggito ai più. È chiaro che la soluzione De Rossi è la più gettonata, nel caso in cui Cassetti non dovesse essere disponibile (ieri non si è allenato) e magari anche se il bresciano lo fosse. De Rossi a Firenze ha giocato bene, fermando più volte gli attaccanti della Fiorentina anche quando si presentavano uno contro uno.
È chiaro che, nel prosieguo della sua carriera, De Rossi finirà per giocare difensore centrale. Ha senso della posizione, colpo di testa, lancio lungo, leadership, visione di gioco. In quel ruolo potrà giocare fino a 40 anni. Nell’immediato, però, toglierlo dalla zona cruciale del campo può essere rischioso tanto quanto «inventarsi» un centrale di difesa completamente nuovo. I prossimi allenamenti, fino a domenica, potranno dire qualcosa di più. Tatticamente è altrettanto importante il ruolo di trequartista. In fase offensiva ma anche in fase di contenimento, visto che la Juventus recupererà Pirlo, fonte del gioco bianconero. Chi sarà il più adatto a fare la doppia fase: mettere in difficoltà Pirlo con gli inserimenti e limitarlo quando sarà lui ad avere la palla tra i piedi? Il più adatto sembra Pjanic, ma potrà Luis Enrique sguarnire il centrocampo, soprattutto nel caso in cui De Rossi fosse schierato difensore centrale? Domande pesanti contro la squadra più in forma del campionato.