(A. Pugliese) – «Se siamo secondi vuol dire che abbiamo una fame da lupi, siamo un gruppo forte e una squadra di talento, con una grande determinazione». La sfida alla Juventus Rudi Garcia la lancia così, lui che ci crede con tutto se stesso, non solo a parole. «Vogliamo vincere anche questa partita, proprio come vogliamo continuare a giocare bene anche nel 2014. Ma se arriverà un altro risultato non cambierà niente, c’è ancora più di un girone di ritorno ancora davanti a noi». Già, è vero, ma scivolare a 8 dalla Juve o avvicinarsi a 2 fa tutta la differenza del mondo.«Intanto dico solo vinca il migliore, che poi secondo me non sarà anche il migliore a fine stagione. Ma se dovessimo vincere, mi preoccuperò solo di “abbassare” l’ambiente. Perché se andremo a soli 2 punti dalla Juventus, si comincerà a parlare solo di scudetto».
Vista bianconera E se in settimana era stato prima De Sanctis a pizzicare la Juventus («In Italia il sistema calcio è abituato a vedere i bianconeri vincere») e poi Francesco Totti («Spesso vincono con l’aiutino»), Rudi Garcia si chiama fuori dalla polemica e pensa solo alla partita. «È una gara tra due squadre forti, con il miglior arbitro italiano, mi basta questo». Anche perché Rudi non salta occasione per rimarcare come la Juventus sia molto più forte della sua Roma: cosa in parte vera, ma in parte utile anche a spostare la pressione tutta sulle spalle dei bianconeri. «Loro sono programmati per vincere lo scudetto, forse lo erano anche per la Champions. Hanno due squadre dello stesso livello. Se manca un giocatore ne entra un altro e il livello non cambia. Davanti hanno due giocatori che segnano, in mezzo un giocatore di livello mondiale come Pirlo, sono una squadra che sa sfruttare bene gli inserimenti dei centrocampisti. A parte i tifosi romanisti, tutti gli altri ci danno già per spacciati. Quindi non abbiamo nulla da perdere, ma solo da guadagnare». […]
Nel progetto ma… Intanto, però, radiomercato sussurra che Rudi Garcia sia finito proprio nei radar bianconeri, nel caso di addio ad Antonio Conte. Dopo il «tradimento» di Fabio Capello, se mai dovesse accadere in futuro sarebbe un’altra brutta ferita per il popolo giallorosso. «Non ho studiato bene la storia del campionato italiano — ci scherza su il tecnico francese—L’unica cosa che posso dire è che mi sento al 100% nel progetto Roma » Risposta intelligente, da uomo che sa che nel calcio (soprattutto quello di oggi) può succedere di tutto. Ecco perché, a conti fatti, Garcia sa che la sfida di stasera non sarà decisiva. «Questo risultato non deciderà niente di definitivo, anche se vincere la partita è ovviamente meglio. Ma noi dobbiamo solo pensare a dare tutto in campo e ad uscirne a testa alta, poi si vedrà». Nessun rammarico Già, anche perché rammarico per la sua Roma è una parola tabù. «La Juve sta facendo un campionato straordinario, è partita per battere dei record. Noi vogliamo tornare in Europa e siamo sulla strada giusta. Se poi un faro come Totti ci crede, è più facile per tutti». L’appuntamento è per stasera, Rudi Garcia è pronto. Del resto, finora le grandi le ha battute praticamente tutte.