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GAZZETTA.IT Dominio Juve, Roma travolta 3-0

Gol Vidal

La Juventus è padrona del campionato. Batte 3-0 la Roma a Torino, gol di Vidal nel primo tempo, Bonucci e Vucinic su rigore nella ripresa, e allunga così a +8 sulla prima inseguitrice. Campione d’inverno. La Roma finisce in nove: espulsi De Rossi e Castan. Ora cominceranno i dibattiti: il campionato è già finito? Ovviamente no. Manca più di un girone. E la Roma, che non è l’unica antagonista, ha giocato quantomeno alla pari, stavolta. Il risultato non inganni. La batosta è pesante, ma non è nemmeno lontano parente, sul piano della prestazione, del 4-1 subito dall’allora squadra di Zeman. Ma è chiaro che la Juve ha in mano il gioco. Dipenderà (quasi) tutto dalla Vecchia Signora. Perché se, pur in una serata in cui non esibisce il vestito migliore, smonta, nel risultato e negli uomini, il divertente giocattolo assemblato da Garcia, ecco che diventa difficile pensare ad un crollo, tantomeno verticale. La Roma aveva finora subito sette reti in 17 gare, ne ha incassate tre in una sola serata.

GRIFFE VIDAL — Nel primo tempo la Roma gioca bene, la Juve segna. Sull’asse Tevez-Vidal. Il cileno segna il tredicesimo gol stagionale, staccando proprio l’argentino, che gli offre un assist appetitoso da addentare. Pjanic non segue la sua sovrapposizione, Benatia lo tiene in gioco, De Sanctis non chiude il primo palo, il suo. Ma è la Roma a fare la partita. Perché sa imporsi con grande personalità su un campo più che complicato, e perché Conte preferisce il ritmo lento e vuole far uscire i giallorossi per non concedere campo a Ljajic e soprattutto a Gervinho. Però così Pjanic viene a impostare palla “basso” a metà campo e mette in crisi la Juve con cambi di passo e geometrie. Ci si mette anche Bonucci, quando perde un dribbling avventuroso e fa ripartire Totti in contropiede: palla a Ljajic fermato da Buffon in uscita e Chiellini in ripiegamento. Dopo la rete subita la squadra di Garcia accentua la pressione. E’ raro vedere la Juve schiacciata. Ma stasera va così. Buffon non deve fare cose straordinarie, ma è molto impegnato, specie da una conclusione velenosa di Dodò. La Juve fatica a manovrare, andando in crisi sul pressing alto avversario. Ma prova a replicare sul finale di tempo, sfruttando anche il campo concesso in contropiede. Llorente manda alto un discreto destro. All’intervallo la Juve è avanti.

 

RADDOPPIO BONUCCI — All’inizio del secondo tempo. Subito. Grazie a un’idea meravigliosa di Pirlo su punizione da sinistra, trasformata con la bacchetta, pardon il piede magico in assist sul secondo palo. Bonucci è solo come un eremita, perso da Castan. E segna un gol tanto facile quanto fondamentale in prospettiva scudetto. Juve sul 2-0. E a +8 sulla prima inseguitrice.

 

GARCIA CAMBIA — Inserisce Destro per Pjanic, con il ginocchio destro dolorante, e passa al 4-2-3-1. Con da destra Ljajic-Totti-Gervinho dietro al centravanti.

 

TEVEZ — Cambia anche Conte. Ma per forza. Perché si fa male Tevez. Problema muscolare. Dentro Vucinic, l’ex. Non si vedeva da un bel po’. E fa subito sgolare Conte, perché non sembra dannarsi troppo nelle rincorse.

 

DOPPIA ESPULSIONE — La Roma va in forcing. Prende campo. E attacca. Schiacciando di nuovo la Juve. Ma appare stanca adesso. Quel primo tempo lì, lo paghi, per forza. La Juve, sorniona, la aspetta al varco. De Rossi si innervosisce ed entra malissimo sul compagno di Nazionale Chiellini, alla 300a presenze juventina, lanciato in contropiede. Rosso diretto. Poi ancora il Chiello, di testa, costringe Castan ad una “parata” sulla linea di porta. Altra espulsione. E rigore. Che Vucinic realizza. 3-0. Lo Juventus Stadium canta “Vinceremo il tricolore”. Non c’è bisogno di essere Nostradamus per pensare che possano azzeccarci.
Fonte: Gazzetta.it
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