(F. Cassini) Per la dedica pubblica c’è ancora tempo, ma intanto Adem Ljajic si gode gli effetti secondari dell’amore. Effetti speciali, come il destro rasoterra che ha fulminato Bardi dopo tre tentativi respinti dal portiere dell’Under 21, che ha interrotto un digiuno da gol che durava dal 29 settembre. E la prima a essere felice per lui è stata lei, Angelica Riolo, bionda dal curriculum impegnativo (su Twitter si definisce “una blogger, lavoro per Fendi, faccio pubbliche relazioni per Armani, D&G. Collaboro con molte It-girl italiane come PersonalShopper”) che da pochi mesi occupa un posto speciale nel cuore di Ljajic. I bene informati dicono pure che lei abbia passato le vacanze di Natale in Serbia, ospite della famiglia di Adem.
Di certo c’è che i baci di Angelica portano fortuna: a poche ore dal fischio d’inizio della sfida con il Livorno, Ljajic aveva pubblicato sul proprio profilo Istagram la foto di un bacio di un loro bacio, commentato dalla ragazza con un «me too love» che lascia poco spazio alle incertezze. D’altra parte, sembra che Angelica ami il calcio a prescindere da Adem: sempre su Twitter si professa tifosa del Milan e fra i suoi scatti conserva gelosamente quello che la ritrae in compagnia di Lionel Messi. Ma che l’amore potesse segnare una svolta anche nella vita dentro il campo per Ljajic era cosa nota già ai tempi della Fiorentina, dove si presentò con la fama del ragazzino talentuoso e ribelle e per fargli mettere la testa a posto c’era voluto l’incontro con una sua connazionale, la fotomodella bruna Stanija, con la quale fu amore a prima vista. La storia è andata avanti per diverso tempo e fino allo scorso giugno durava ancora (i due erano stati avvistati insieme in un ristorante di Fiesole). Quando Ljajic si è trasferito a Roma a fine agosto, le cose sono cambiate e l’amore è finito. Finché nella sua vita non ha fatto irruzione Angelica. Nuovamente innamorato, Ljajic si è messo a inseguire un gol che non voleva arrivare con caparbietà, nonostante il passaggio a vuoto dello Juventus Stadium, in cui era riuscito a lasciare il segno solo rimediando il giallo che gli avrebbe fatto saltare il Genoa. Una serataccia che se non altro ha avuto il merito di far nascere una certa voglia di riscatto, quella messa in campo già negli ottavi di Coppa Italia contro la Sampdoria, in cui tutti i suoi sforzi erano andati a sbattere contro l’eroe per una notte Vincenzo Fiorillo. Sabato l’azzurrino Bardi gli ha riservato più o meno lo stesso trattamento, ma stavolta al quarto tentativo Adem ha fatto centro.
Una liberazione, dopo tante settimane passate a guardare gli altri segnare e doversi accontentare di andarli ad abbracciare. Ora fra gli ingredienti della vena ritrovata c’è anche Angelica, e se la dedica è rimandata, magari è stato solo perché nessuno gliel’ha chiesta. In attesa che arrivi, i romanisti le chiedono una cosa sola, di non risparmiare i suoi baci portafortuna.