(M. Pinci) – Il passato dolorosissimo alle spalle, un presente illuminato dall’illusione – perché l’utopia non abita più a Trigoria – di sfidare fino all’ultimo la Juventus campione d’Italia. Basterebbe questo per far contenti i tifosi, non per soddisfare l’incontentabile Sabatini. Per questo, la Roma di Garcia pensa a rinforzarsi con un centrale per non mollare la corsa scudetto: Vertonghen non è ancora stato chiesto al Tottenham, la Dinamo Kiev ha detto no per Dragovic, restano in corsa Toloi e Paulo André, più defilato Paletta. Ma soprattutto, il club giallorosso guarda al futuro: da oggi è un giocatore della Roma anche l’attaccante svedese di origini kosovare Valmir Berisha. Solo l’ultimo colpo baby di una squadra già proiettata verso il proprio domani. Con il placet di Pallotta, che già pregusta i risultati, sportivi e economici, della campagna acquisti baby.
LA MEGLIO GIOVENTÙ – Una volta, durante un pranzo con amici e operatori di mercato, Sabatini si lasciò sfuggire il proprio sogno: “Voglio regalare alla Roma tutti i migliori calciatori under 20 del mondo”. Idea follemente ambiziosa e naturalmente irraggiungibile. Eppure, fedele a quell’idea il direttore sportivo romanista continua a lavorare. Acquistando giovanissimi campioncini su cui costruire la squadra di domani. Qualcuno è già arrivato, altri lo faranno a breve. Ma la Roma di Strootman e Pjanic, Benatia e Gervinho, già in estate potrebbe avere gli eredi di chi oggi sfida i bianconeri per il titolo. Un’intera squadra di baby star, ovviamente fedelissima al 4-3-3 di Rudi Garcia: Skorupski in porta. Golubovic, Jedvaj, Romagnoli e Abner in difesa. Paredes, Radonjic e il turco Uçan a centrocampo. Sanabria, Vestenicky, Berisha a comporre il tridente. A essere sinceri, qualche acquisto va ancora perfezionato: Salih Uçan, giovane stellina del Fenerbahçe, è il nome scelto per far fronte all’eventuale (e probabilissima) cessione estiva di Pjanic. Turco, già nel giro della nazionale, ha dato profondo gradimento alla destinazione.
I COLPI: PAREDES E SANABRIA – Sabatini è al lavoro per prenderlo, in modo da poterlo affiancare a Leo Paredes, lucentissimo diamante grezzo prelevato dal Boca: affare già ufficializzato, è stato girato in prestito al Chievo fino a giugno. Ma a Baires hanno iniziato a rimpiangere un regista con piedi fatati e visione di gioco, più Pirlo che Riquelme, certamente il futuro della nazionale argentina, preso dopo un corteggiamento di anni da parte del ds, che lo seguiva bambino con l’idea di farne un campione. Potrà provarci, come con il duttile centravanti paraguaiano Sanabria: qualche giorno a Roma, una visita carbonara al centro sportivo giallorosso con il papà. Poi, una volta chiuso il tira e molla con il Barça, il ritorno nella città Eterna soltanto per la firma sul contratto, prima di andare al Sassuolo: un colpo, considerato che la coppia Sabatini-Baldissoni è riuscita a strapparlo al club del suo idolo Messi, spendendo meno di 5 milioni (ma cedendo ai catalani, come fu per Marquinhos con il Corinthians, una percentuale sulla vendita futura).
AFFARI IN ARRIVO – Discutibile semmai il modo, perché ingaggiare giocatori extracomunitari facendoli tesserare prima da altre squadre è pratica lecita – è vero – ma anche un evidente modo di aggirare la norma che regola il flusso di calciatori non europei in Italia. Sabatini però non si è fermato a quelle operazioni: Radonjic, serbo ex Partizan, già avvistato a Trigoria, giocherà la prossima stagione con la primavera romanista. Da Belgrado dovrebbe arrivare anche Golubovic dell’Ofk: bloccato a novembre, si deciderà in estate se chiudere. Come Abner, laterale mancino che in Brasile danno per fatto alla Roma: l’infortunio al ginocchio, stile Dodò, ha rallentato l’affare, destinato però ad andare comunque in porto. Ora arriva Berisha, che segue di poche ore l’ingaggio di Vestenicky. Il primo ha strabiliato realizzando 7 reti al mondiale under 17, due in più del collega slovacco. Quando Sabatini temeva di aver perso il primo si è lanciato sul secondo, poi la famiglia di Berisha, in parola con il Dortmund, ha fatto retromarcia. E il ds si è ritrovato con due baby campioncini.
Fonte: Repubblica.it