(G. Piacentini) – Un turnover ragionato, ed in certi ruoli obbligato. Nel decidere la squadra che domani pomeriggio affronterà all’Olimpico (ore 15, arbitra De Marco) il Parma, Rudi Garcia sarà inevitabilmente condizionato dalle tre gare in una settimana – mercoledì sera c’è il Napoli nella semifinale di andata della Coppa Italia e domenica prossima il derby – che indirizzeranno il resto della stagione. Dovrà essere bravo il tecnico francese, che ieri a causa del nubifragio che si è abbattuto sulla città ha annullato la seduta in campo dirottando la squadra a lavorare in palestra, a gestire le risorse a sua disposizione, gettando un occhio a squalificati, diffidati e infortunati. In difesa pesano come macigni le assenze forzate di Balzaretti e Dodò. Il difensore brasiliano si sottoporrà oggi agli accertamenti strumentali per l’infortunio muscolare alla coscia sinistra: si teme una lesione, e di conseguenza uno stop che potrebbe essere anche di un mese.
Viste le non perfette condizioni di Bastos, che può giocare terzino ma non lo fa da qualche anno, Garcia si ritrova con i soli Maicon – diffidato (come Pjanic e Florenzi), dovrà stare attento a non prendere un cartellino giallo per non saltare il derby con la Lazio – e Torosidis come esterni di ruolo. Discorso simile al centro con il solo Toloi, appena arrivato, alle spalle della coppia Castan-Benatia. Ci sono più margini di manovra, invece, a centrocampo ed in attacco: in mezzo il tecnico francese col Parma dovrà rinunciare a Nainggolan e potrebbe decidere di risparmiare Pjanic, optando per un 4-2-3-1 con De Rossi e Strootman davanti alla difesa. In attacco c’è l’imbarazzo della scelta:Garcia può optare per un attacco «pesante» con Totti, che al Parma ha già segnato 19 volte in carriera, Gervinho e uno tra Florenzi e Ljajic alle spalle di Destro. Oppure, ipotesi più probabile, può risparmiare l’ex attaccante del Siena per la gara con il Napoli in Coppa Italia. Per il derby del 9, poi, tornerà tutto in gioco.