(P. Dani) Un settimana fa il portiere del Napoli Pepe Reina cinguettava su Twitter ironizzando sul rigore concesso alla Roma contro il Verona. Oggi si presenta mesto davanti alle telecamere e fa mea culpa: «Sono dispiaciuto per il mio errore e per la sconfitta, la partita è cambiata dopo l’1-0, sullo 0-0 stavamo controllando la gara, dopo il mio errore le cose sono cambiate. Mi sento male per i compagni e per i tifosi, ma ora dobbiamo pensare a lavorare imparando da questi errori».
Poco da aggiungere. La sua papera ha spalancato all’Atalanta la strada del successo. Anche se il risultato finale, 3-0, non può certo essere imputato interamente al portiere spagnolo. E c’è già chi parla di crisi per il Napoli di Benitez che già in settimana, contro la Lazio in Coppa Italia, aveva passato il turno grazie ad un fortunoso gol di Higuain. L’allenatore prova a sminuire il senso di questa sconfitta: «Oggi la differenza non l’hanno fatta i giocatori ma gli errori che abbiamo commesso. Non è che abbiamo perso perché Hamsik non era in campo dopo 2 mesi di infortunio. Partite così vanno analizzate, ma il bilancio si fa alla fine del campionato».
Sarà, ma resta il fatto che in campionato i partenopei hanno raccolto solo due punti in tre gare contro Bologna, Chievo e Atalanta (non proprio le big della Serie A). Hanno segnato tre reti incassandone sei, con il distacco dalla Roma che può aumentare a 9 punti mentre il vantaggio sulla Fiorentina resta di soli 3, ma solo grazie al Cagliari che ha fermato i viola. Non proprio i numeri che ti aspetteresti da una squadra che è stata costruita per puntare allo scudetto. E mercoledì, pioggia permettendo, c’è la Roma in una semifinale di Coppa che a questo punto si preannuncia determinante per evitare che la stagione si trasformi in un flop. Chiuso il capitolo Napoli bisogna fare i complimenti all’Atalanta cui va il merito di aver approfittato degli errori degli azzurri con l’incredibile cinismo di Denis, arrivato con la doppietta di oggi a cinque reti contro la squadra che l’ha portato in Italia, e di Moralez, le stelle della squadra di Colantuono.
Il primo gol arriva al 2’ della ripresa, quando Dzemaili perde palla al limite e Denis trova un destro che passa sotto la pancia di Reina prima di finire in rete. L’attaccante corre verso i cartelloni pubblicitari e festeggia con il figlio per la prima volta allo stadio. Al 20’ il 2-0 su «assist» di Inler per Denis, che non perdona. Due minuti dopo Mertens anticipa nettamente Consigli e poi cade in area toccato dal portiere, forse accentuando la caduta: potrebbe essere rigore, di sicuro non c’è la simulazione per cui opta Rizzoli, ammonendo il belga. Al 25’ il colpo del ko di Moralez. Gara chiusa, con Benitez che rinuncia anche a inserire Hamsik. Meglio preservarlo per Roma e Milan.