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IL MESSAGGERO Super Gervinho. Roma ci crede

Gervinho

(U.Trani) Gervinho è proprio il re di coppa. Dopo aver eliminato la Juve, si ripete contro il Napoli: è sua anche la rete, dopo quella iniziale, per il 3 a 2 nella prima semifinale. Il gol dell’ivoriano, miglior realizzatore del gruppo con 8 reti, al fotofinish permette alla Roma di andare al San Paolo, mercoledì 12 febbraio, con il vantaggio di due risultati su tre. Per conquistare la finale di Coppa Italia, eliminando gli azzurri di Benitez, unici capaci di segnare due gol ai giallorossi all’Olimpico in una sola partita (qui la difesa ne aveva presi due in tutto, in 13 gare).

TRIDENTE MISTO – Garcia presenta una formazione inedita. Se in difesa non ha scelta e quindi non può cambiare, interviene negli altri due settori, puntando, come nel quarto contro la Juventus, sui tre centrocampisti muscolari Nainggolan, De Rossi e Strootman e sul tridente meno usato in questa stagione con Totti in mezzo a Ljajic e Gervinho. Solo una volta i tre attaccanti sono partiti insieme dall’inizio, la sera dell’unica sconfitta, il 5 gennaio a Torino contro i campioni dItalia. Turnover, dunque, al minimo: in panchina, inizialmente, Florenzi e Pjanic.

IVORIANO ANCORA DECISIVO – Benitez, invece, schiera i migliori. Il 4-2-3-1 vive sul movimento e sulla personalità di Higuain. Il Napoli ha una minima superiorità nel possesso palla, ma Inler non basta a far da diga quando la Roma riparte. Alla prima imbucata di Totti, Gervinho firma il vantaggio. Il capitano, ricevendo da Benatià, libera il compagno con il suo colpo preferito, la palla di traverso. Tocco al volo di destro, spalle alla porta e senza guardare la freccia nera che, tenuto in gioco da Albiol, supera in velocità Reveillere e con un cucchiaino Reina, entrando in porta con il pallone (13′). Totti ci prova da fuori, di potenza, e il portiere spagnolo respinge. Benitez chiede ai suoi giocatori di tornare sotto palla. Il sacrifico c’è, ma spesso il rombo offensivo, con Hamsik dietro a Higuain e i due esterni Callejon e Insigne, è in affanno. Lo stesso Jorginho è spesso tagliato fuori.

Due minuti dopo la rete di Gervinho, dalle due curve è partito il coro offensivo verso la città partenopea, quel «o Vesuvio lavali col fuoco» che è appena costato la squalifica ai tifosi del Verona per discriminazione territoriale. Essendo i due settori diffidati (era stata concessa la sospensiva dopo l’ultima gara esterna del 2013, 16 dicembre a San Siro, contro il Milan), la Roma potrebbe giocare la partita contro la Sampdoria, domenica 16 febbraio, senza il pubblico della Sud e della Nord.

MISSILE OLANDESE – A metà tempo si fa male Reveillere, dentro Ghoulam. Intanto sull’Olimpico, con il manto erboso finalmente all’altezza, si scatena il diluvio. Il tempo da Paesi Bassi ispira Strootman che fa esplodere il suo sinistro dalla terra alla luna (31′). Sul 2 a 0 Nainggolan esagera però con l’agonismo: ammonito per un fallo su Inler, salterà per squalifica il match di ritorno mercoledì prossimo. Stessa sorte pure per lo svizzero. Gervinho riparte a destra, ignora Ljajic e serve tardi Maicon che scarica il destro sull’esterno della rete.

 

REGALO DI MORGAN – Il primo gol del Napoli è la gaffe che non ti aspetti dall’ex De Sanctis. Insigne lancia in area Higuain, tenuto in gioco da Castan: l’argentino calcia, Benatia sporca il tiro e il portiere giallorosso, tentando la presa, si butta il pallone in porta da solo (1′). La rete in avvio di ripresa fa tornare in partita i partenopei. Se Higuain è sempre nel vivo del gioco, cresce al suo fianco Insigne. Ljajic cerca il nuovo allungo con una raffica: tre tiri in pochi minuti. Garcia interviene dopo un’ora, pensando pure alla Lazio: Pjanic per Nainggolan. E cinque minuti dopo Destro per Totti. Benitez risponde con Mertens per Hamsik, spento e discontinuo. La mossa paga. Perché sfruttando un rimpallo nato da uno scontro tra Benatia e Higuain, il belga prende palla, semina De Rossi, supera Castan e conclude per il 2 a 2 con un destro forte e piazzato (25′). Anche l’ultima sostituzione di Garcia, Florenzi per Ljajic, è decisiva: l’azzurro, dopo un triangolo con Destro, apre a destra per Gervinho che entra in area e firma al 43’ il sesto successo di fila. Da difendere al San Paolo per puntare alla Decima.

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