(A. Tosi) – Il secondo k.o. casalingo in 7 partite, col rendimento di 0.85 appena superiore di due centesimi di punto a quello del suo predecessore Pioli, mette Davide Ballardini e il suo Bologna di nuovo nell’angolo perché la scossa del cambio di panchina alla voce risultati ancora non si vede e non si sente. Non basta la prova di una squadra viva ma al solito impotente in fase offensiva. «Abbiamo giocato una buonissima partita analizza l’allenatore rossoblù , molto ordinata nel primo tempo e più aggressiva nella ripresa. Purtroppo abbiamo pagato a caro prezzo un errore sull’azione del gol decisivo: il cross di Pjanic per Nainggolan non viene coperto da Cherubin che va sull’uomo anziché difendere la porta. Però la squadra ha reagito bene, il problema è che facciamo fatica a segnare. Per superarlo dobbiamo aumentare la qualità del nostro gioco e tenere ritmi altissimi. Ci abbiamo provato con le conclusioni di Bianchi, Cristaldo e all’ultimo con Christodoulopoulos. La squadra ha creato le occasioni per fare gol». Intanto sta crescendo Ibson, un innesto sul quale il club rossoblù punta forte dopo la cessione di Diamanti. «Il brasiliano ha caratteristiche importanti e diverse da quelle di tutti i nostri centrocampisti conclude Ballardini . Abbiamo bisogno delle sue giocate perché ha talento e piedi buoni».
Sfortuna Gianluca Curci, l’ex di turno, vede il bicchiere mezzo pieno. «Abbiamo perso contro una grandissima squadra anche per colpa della sfortuna perché al novantesimo avremmo potuto pareggiare riflette il portiere cresciuto a Trigoria . Questa partita, risultato a parte, dice che siamo sulla strada giusta per centrare la salvezza. Ci manca ancora un po’ di peso in attacco e più attenzione in difesa ma vedo la squadra crescere. Perciò sono fiducioso per il futuro».