(L. Valdiserri) – Soffiano venti preoccupanti sulla ex Jugoslavia ma, questa volta, dopo essere stato bacino di reclutamento delle milizie cetniche e ustascia, il calcio può dare un segnale positivo: Adem Ljajic torna in nazionale dopo quasi due anni di esilio. Il nuovo c.t. della Serbia, Ljubinko Drulovic, ha convocato il romanista per l’amichevole contro l’Irlanda del 5 marzo. Ljajic era stato escluso da Mihajlovic per essersi rifiutato di cantare l’inno. Adem è nato e cresciuto a Novi Pazar, enclave musulmana nella Serbia ortodossa, ai confini col Kosovo. Drulovic chiede ai suoi di «dare il loro meglio in campo». Meno nazionalismo e più gol. Un bel modulo.