Oltre a Pierluigi Collina, Tom DiBenedetto e Fabio Cannavaro, c’è anche un’altra fetta di Italia a Leaders In Football: la Lega Serie B rappresentata dal suo presidente Andrea Abodi. La seconda divisione italiana si sta ritagliando uno spazio sempre maggiore anche a livello internazionale. “È una tappa affascinante e naturale – ha spiegato Abodi – Ormai siamo stati accolti nell’associazione delle leghe professionistiche europee, perciò la nostra presenza qui a Londra è una tappa obbligata: qui c’è tutto l’articolato mondo del calcio in termini industriali. Inoltre stiamo iniziando a sviluppare relazioni con leghe consorelle: domattina c’è un incontro proprio tra le leghe europee di seconda divisione. A livello di prospettive di competizione, è un nostro sogno quello di proporre una nuova versione della Mitropa Cup. La nostra presenza a livello internazionale sarà sempre più marcata anche grazie alla rappresentativa di lega, “la B Italia” che ha già incontrato la Serbia a Sassuolo a marzo. Il 25 ottobre andiamo in Serbia e il 15 dicembre ad Astrakan in Russia. Il prossimo anno saremo anche in Cina e in Ungheria”. Le prospettive sono quelle di migliorare l’appetibilità del prodotto “B” anche dal punto di vista televisivo. “La Serie B fino ad oggi all’estero è stata venduta a pacchetto con la A. Quando si sta con un prodotto più forte però si rischia di essere sottostimati. La prossima negoziazione di diritti internazionali la faremo direttamente. Anche alla luce del pronunciamento della Corte di Giustizia, faremo una negoziazione su base europea e poi mondiale”.
Le premesse della nuova stagione, dopo otto giornate, fin qui sono state esaltanti. “Una stagione più spettacolare delle altre. Alla presentazione dei calendari io ho parlato di “Super B”, visto che è la più competitiva di sempre a livello puramente sportivo. Il numero di gol e di spettatori, +30%, sono entrambi in crescita. Anche gli ascolti tv credo siano di stimolo a proseguire nelle attività che stiamo facendo per dare reputazione e credibilità a questa competizione”.
Una Serie B arricchita dalla presenza della Sampdoria, inaspettatamente retrocessa al termine della scorsa stagione. “Mi piange il cuore per i tifosi sampdoriani e la famiglia Garrone. Ho ringraziato il presidente blucerchiato perché ha regalato qualcosa in più in termini di emozione e spettacolo. Però sappiamo che la Samp, così come le altre squadre di un certo blasone che abbiamo in B, sono destinate a tornare al piano di sopra. È questo gioco dell’ascensore che ci consegna ogni anno delle realtà importanti. Basti pensare che il bacino di utenza che abbiamo raggiunto quest’anno non è molto lontano dalla Serie A: grazie alle nostre 22 squadre arriviamo a 17.000.000 di tifosi, ovvero appena 6 milioni in meno rispetto alla A”.
La Serie B infine si sta muovendo anche per quello che riguarda gli stadi di proprietà. “Stiamo cercando di andare avanti indipendentemente dalla burocrazia: non bisogna rimanere schiavi di dinamiche che non dipendono da noi – ha affermato Abodi con fermezza -. La nostra volontà è produrre uno sforzo di sistema. Stiamo rifinendo i dettagli di un’operazione importante che è una piattaforma di progettazione di primo livello e vede coinvolte tutte le 22 società. Peraltro, vedendo sette squadre uscire e altre sette entrare ogni anno, questo modellino potrà espandersi anche in A e in Lega Pro. È lo strumento che consentirà a tutte le nostre società di approcciare il tema dell’infrastruttura non tanto dal punto di vista estetico, ma da quello dell’analisi preventiva, dell’infrastruttura di base, dell’implementazione tecnologica e della finanziabilità del progetto. Se la legge verrà, meglio. E pare che siamo giunti finalmente alla fine di questo percorso tortuoso e anche un po’ imbarazzante. Se la legge invece non dovesse venire, abbiamo comunque gli strumenti per andare avanti”.
Fonte: MANA SPORT