Contro la Juve non è mai una partita come le altre. A Roma, dopo il derby, è forse la partita più attesa e sentita da tutti quanti. E’ una di quelle partite in cui la Sud diventa una bolgia, perché di fronte hai chi per anni ha infangato lo sport più bello del mondo rovinando il sogno di tutti noi, quello di un calcio incontaminato, fatto di passione e sentimenti e non da medicinali e partite truccate. E forse qualcuno, che lo sapeva bene, ha pensato bene di metterla di lunedì sera, incoraggiando la gente a rimanere a casa a guardarsela con gli occhiali in 3D. Ma la gente come noi con gli occhiali ci va al mare. Ci avevano già provato il 9 aprile 2001, posticipando al lunedì un Roma-Fiorentina: “Semo tutti parrucchieri” la risposta della curva. Ed anche stasera la Sud ha risposto a modo suo, bella e carica come non mai, pronta a spingere quella palla in rete. Quando è partito l’inno lo scoppio di qualche petardo ha squarciato il silenzio ed ha aperto le danze, seguito da torce e fumogeni a colorare di giallo e di rosso l’Olimpico. E come ogni partita la Sud ha dato il via alla sua dolce sinfonia cantando a squarciagola per tutti e ’90 i minuti. Ed ancora più forte dopo il pareggio della Juve ed il rigore sbagliato dal Capitano. Ed anche se la vittoria tanto attesa non è arrivata a chi stava la è andato bene lo stesso. Perché la nostra vittoria sta nel tifare quella squadra che amiamo più di ogni altra cosa al mondo. Una squadra di calcio che per noi non è una semplice squadra di calcio, ma una passione, un sogno. E questo siamo oggi, eravamo ieri e rimarremo sempre. Passeranno giorni, mesi, anni, potranno inventarsi il 4D, il 5D, i telvevisori che ti massaggiano durante la partita, ma noi no. Noi non molleremo mai. E nonostante le delusioni e le sofferenze staremo sempre la, come ogni maledetta domenica a fare la cosa più bella del mondo. E voi, dal divano di casa, non sapete cosa vi perdete...Curva Sud Roma!
A cura di Edwin Iacobacci