(F. Ferrazza) – I 56 anni di James Pallotta, tra auguri e auspici. Il presidente della Roma ha festeggiato ieri il suo compleanno, il secondo alla guida del club, ricevendo attraverso i sempre più frequentati social network l’omaggio di dirigenti, staff, giocatori e tifosi. Il numero uno giallorosso spera che la squadra reagisca alla sconfitta di Napoli con una vittoria contro l’Udinese, magari grazie al rientro di Totti, che sta lavorando intensamente per scendere in campo dal primo minuto. Garcia ha parlato con il numero dieci, dicendogli chiaramente che se lo vedrà bene durante tutta la settimana, lo prenderà in considerazione per una maglia da titolare.
D’altra parte, tra l’infortunio di Strootman, l’assenza per squalifica di De Rossi e gli affanni di un attacco che fatica a trovare un proprio definitivo assetto, il ritorno di Francesco appare quanto mai importante. «Una cosa positiva per noi — ammette De Sanctis — lui in attacco sa fare un lavoro importante di suggeritore e concretizza, prendendosi le responsabilità con più facilità. Siamo positivi ed entusiasti, da qui al termine del campionato tutto andrà per il meglio». Inutile, quindi, mettere sotto accusa gli attaccanti. I gol li possono fare tutti, anche centrocampisti e difensori, vale il lavoro di squadra, la pressione non ci deve essere solo per l’attacco». Il portiere romanista torna poi sull’infortunio di Strootman. «Dispiace per Kevin, la cosa più grave per lui è che non potrà fare il Mondiale, ma il ragionamento è che se proprio uno deve farsi così male, non c’è periodo migliore, visto che i tre mesi estivi gli consentiranno di recuperare con calma. E comunque, la considerazione più importante è che la squadra riesce a fare gioco indipendentemente dagli interpreti e questo ci fa essere ottimisti». Strootman è intanto partito per l’Olanda. Si opererà martedì prossimo ad Amsterdam, per poi cominciare il lungo periodo riabilitativo.