(A.Pugliese)L’importante sarà non aspettarlo come un messia, anche perché non gioca una partita ufficiale da più di un mese. Ma il rientro di Francesco Totti dal primo minuto può essere di certo una buona medicina per il mal di gol della Roma, a segno una sola volta negli ultimi 270’ di gioco.
Francesco, del resto, si allena oramai a regime da una settimana e Garcia sta pensando di rilanciarlo dal primo minuto con l’Udinese, lunedì sera. Bisognerà solo capire se il tecnico francese alla fine opterà (come sembra) per il 4231 o, proprio perché rientra Totti, tornare al 433, con la linea d’attacco (lui, Gervinho e Florenzi) che gli ha regalato la striscia di 10 vittorie consecutive.
Occhio alla fantasia Totti sta bene, il problema al gluteo sinistro è un ricordo, Francesco calcia e corre senza problemi. Non ha nelle gambe i 90 minuti, è ovvio, ma può giocarne probabilmente una sessantina buona. Garcia lo lancerà dall’inizio, per cercare di indirizzare subito la partita e portare a casa una vittoria fondamentale in chiave secondo posto, che vuol dire poi accesso diretto alla Champions League. Una garanzia, insomma, rimarcata anche giovedì da De Sanctis: «Torna Francesco, le cose andranno meglio, lui è uno che sa prendersi le responsabilità in campo ed in attacco è capace di inventare e concretizzare».
In coppia con Mattia Il problema della Roma, del resto, oggi è proprio questo, concretizzare la mole di gioco espressa. non è un caso se con Totti in campo la Roma segna di più, ma soprattutto porta a casa molti più punti (38 in 15 partite, per una media di 2,53 a gara, contro l’1,82 di media a gara quando non c’è). Per cercare di aumentare il potenziale offensivo, tra l’altro, Garcia potrebbe anche decidere di far giocare insieme Totti e Destro, con il capitano da trequartista, alle spalle di Mattia. Nel caso, il sacrificato di turno sarebbe Miralem Pjanic, che ha ancora un ginocchio che non lo fa stare tranquillo e che tra l’altro è anche in diffida. Garcia in questi giorni si è proprio raccomandato su questo, considerando le tante assenze a cui sono costretti in questo momento i giallorossi.
Benatia & Balzaretti Se il rientro di Francesco è una buona notizia, quella brutta riguarda Federico Balzaretti, che oggi volerà di nuovo a Boston per un consulto con il medico che l’ha operato di «sports hernia» all’University of Massachusetts. Il dolore nella zona sinistra del pube non è ancora passato, il morale del terzino è molto giù. Differente, invece, quello di Mehdi Benatia, che lunedì ritroverà quell’Udinese che l’ha lanciato. «In bianconero mi sono trovato bene, le tre qualificazioni europee valgono come uno scudetto — ha detto il difensore marocchino — Sarà una gara difficile, ma noi dopo lo stop di Napoli dobbiamo ripartire subito e vincere anche per Strootman. Chi temere? Di Natale su tutti, ma anche Muriel, che finora non ha fatto neanche la metà di quel che vale». A loro, probabilmente, ci dovrà pensare proprio lui.