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PRIMAVERA ROMA-AVELLINO 1-0, LE PAGELLE Cedric evita la figuraccia, Verde accende la gara. Ferri sbaglia tutto, Jedvaj stralunato

Roma Primavera

Tre passi avanti facendone cinque indietro. La Roma Primavera batte per 1-0 l’Avellino al quarto minuto di recupero e centra una vittoria fondamentale per consolidare il terzo posto nel girone C a fronte di una prestazione da incubo. Gli irpini hanno tenuto alla perfezione il campo e tra il quarto d’ora finale del primo tempo e i primi venti minuti del secondo hanno dominato i giallorossi. C’è voluto uno strepitoso Marchegiani per tenere a galla una Roma superficiale e svagata, dalla manovra più che compassata. Una netta involuzione anche rispetto al derby, sia dal punto di vista del gioco sia per l’approccio mentale alla gara. Dopo aver sbagliato le scelte iniziali, De Rossi è riuscito a scuotere la squadra con i cambi di Cedric e Verde, i migliori, determinanti anche nell’occasione della rete decisiva: punizione procurata da Ferri (in grado di fallire due palle gol inverosimili), tiro di Verde respinto male dal fin lì ottimo Giuseppe Rizzo e tap-in vincente di Cedric. E se a sei gare dal termine della regular season Lazio e Fiorentina rimangono irraggiungibili (+10 e +7), questa vittoria mette una definitiva ipoteca sul terzo posto, dati i dieci punti di vantaggio sul Napoli quarto.

Queste le pagelle della gara:

Marchegiani 6,5: due interventi strepitosi nel primo tempo consentono alla Roma di non andare in svantaggio contro la matricola del campionato. Esordio stagionale ottimo, mostra potenzialità importanti.

Calabresi 6: semmai servisse l’ennesima controprova, anche oggi dimostra che l’esterno non è il suo ruolo. Non ha né il passo né il piede del terzino. Quando passa centrale è tutta un’altra musica.

Jedvaj 5: se quello visto oggi è il vero Jedvaj, è impossibile non parlare di una valutazione superiore al valore (potenziale e reale) del ragazzo. Non ha brillantezza come è normale che sia per un giocatore che non si allena in gruppo da 10 giorni. Rischia il rosso con un’entrata pericolosa su un avversario, rimediando il giallo. (25’st Balasa 6: entra con determinazione e spinge sulla fascia).

Somma 5,5: meglio di Jedvaj ma oggi anche lui manca di determinazione facendo diventare pericoloso l’Avellino.

Marin 5,5: volenteroso fino allo spasmo, finisce per diventare confusionario. Spara alta una punizione dal limite neanche gliel’avesse chiesta Brunel.

Pellegrini 5: le linee schiacciate dell’Avellino cancellano i suoi movimenti, oggi lenti e prevedibili. Pecca anche nella qualità del gioco e la squadra ne risente evidentemente.

Battaglia 5: la squadra non gira, gioca sotto ritmo e la qualità è a livelli minimi. Quando il regista non trova la giocata è buio (23’st Verde 6,5: apporta idee, velocità e quel piede sinistro con cui fa ciò che vuole. Merita un’occasione da titolare).

Tibolla 5,5: come Pellegrini non trova spazi ma rispetto al compagno atleticamente viaggia almeno ad una marcia in più. Spreca anche lui un’ottima occasione negli assalti finali.

Ferri 4,5: zero uomini saltati da attaccante esterno. Un cross effettuato. Due palle gol clamorosamente fallite su tre occasioni avute. Voto quattro come i mesi da cui non segna. Il mezzo in più è perché non si perde mai d’animo.

Berisha 5,5: un pallone giocabile, sombrero al proprio marcatore e assist per Tibolla smarcato davanti al portiere. Di Mariano non capisce, si intromette e calcia in offside. (10’st Cedric 7: è in tutto e per tutto il Gervinho della Primavera. Punta l’uomo e lo salta sistematicamente. Fa e disfa da solo. Subentrando sfrutta ancor meglio velocità e dribbling. Il guizzo finale da tre punti vale anche qualcosa in più dei punti in classifica).

Di Mariano 5,5: irritante nella ricerca della soluzione personale, però per lunghi tratti è l’unico a cercare di mettere in difficoltà la difesa avversaria.

De Rossi 5: rischia prima di perdere e poi di pareggiare in casa con l’ultima in classifica. La papera di Rizzo e il tap-in di Cedric al quarto minuto di recuperano evitano una figuraccia. Scelte iniziali pessime e cambi tardivi: perché tenere Ferri in campo in un periodo così nero? Se ci fosse la possibilità di parlargli, le domande sarebbero davvero tante.

Avellino (4-3-2-1): G.Rizzo 6, Acquaviva 6, Di Stasio 6, Damo 6,5, Criscito 5; Angeletti 6,5, Antogiovanni 6,5, Cagliardo 5,5 (20′st Masocco 5,5); Rotunno 6 (12′st Grenni 5,5), Musto 5,5 (35′st Lampazzi s.v.); P.Rizzo 6,5. All.: Luperto 7.

A cura di Leonardo Esposito

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