“Il mondo arbitrale non fa i regolamenti, ma applica quelli che ci sono. I nostri pareri sono di valore informativo”. Lo ha detto Marcello Nicchi, presidente nazionale dell’Aia, chiarendo la propria opinione in merito all’utilizzo della moviola in campo.
“Non è che io sia favorevole o contrario. Ho solo riportato i regolamenti in vigore in tutto il mondo. Gli arbitri non cambiano il regolamento, lo applicano. Il compito di modificare le regole spetta all’International board. Vorrei che non si portasse l’attenzione fuori dai temi importanti, perché bisogna stare attenti, fare in modo che il calcio non vada fuori controllo dal punto di vista etico, comportamentale e tecnico. Portando l’attenzione su cose sulle quali si possono fare mille inchieste, non abbiamo facoltà deliberative, si trascura il fatto che gli stadi sono da modificare e il settore giovanile da curare. A oggi ci sono stati 1.467 giocatori ammoniti e 97 espulsi solo in Serie A. Questo è una dato drammatico: significa che non c’è crescita dal settore giovanile, per insegnare i comportamenti e le regole. L’arbitro oggi va tutte le domeniche a dirigere una guerra e non si sente una voce che sottolinei la necessità di aiutare i giudici di gara da questo punto di vista, che è più importante”. In merito a chi ha di recente chiesto le sue dimissioni, Nicchi ha replicato: “Io sto al mio posto finchè il regolamento me lo consente. Resto fino al 2016, poi si vede”.
Fonte: SkyTg24