(L. Valdiserri) ROMA – Tra mille sofferenze, come avevano fatto in precedenza la Juventus contro il Genoa e il Napoli contro il Torino, la Roma batte per 3-2 l’Udinese e cristallizza la classifica. I giallorossi conservano tre preziosi punti sul Napoli, nella corsa al secondo posto, diventata la vera attrazione di un campionato ormai vinto per la terza volta consecutiva dalla Banda Conte. C’è voluto il miglior De Sanctis, miracoloso almeno tre volte su Di Natale, per battere un’Udinese che ha dimostrato con i fatti di essere una squadra ben migliore della sua classifica. Il portiere giallorosso ha avuto una piccola incertezza solo sul gol del 3-2 (Basta, in mischia, dopo colpo di testa di Danilo che aveva sovrastato Dodò), ma per il resto della gara è stato perfetto. Tanto che Di Natale, vecchio compagno di squadra, la prima volta lo ha applaudito e poi, affettuosamente ma non troppo, lo ha mandato a quel paese quando ha “esagerato” con le parate importanti.
Centrocampo
Questo non vuol dire che la Roma non abbia meritato la vittoria, dopo essere stata in vantaggio prima per 2-0 (Totti, al gol numero 233 in serie A, per festeggiare il ritorno in campo dopo un lungo infortunio, e Destro con un movimento da vero centravanti) e poi per 3-1 (gran sinistro da fuori area di Torosidis). Significa però che le assenze di Strootman (sarà operato oggi ad Amsterdam al ginocchio destro e starà fuori almeno sei mesi) e di De Rossi (squalificato anche per sabato, contro il Chievo) sono molto pesanti da sopportare. Non è un caso che soltanto Juventus (3-0) e Milan (2-2) fossero riuscite in campionato a segnare più di un gol alla difesa giallorossa. E’ evidente che, oltre alla qualità di Benatia e Castan, il segreto sta proprio nella protezione data dal centrocampo titolare. Detto questo, i tre punti erano vitali e tre punti sono arrivati. La Roma non è più quella dell’inizio del campionato, ma ha ancora la tenacia e la qualità per sperare di finire dove merita: al secondo posto.