(G. D’Ubaldo) – Il segreto di Totti per giocare fino a quaranta anni. Uno stile di vita preciso e rigoroso, una condizione psicologica che lo porta ad affrontare con serenità la fase conclusiva della sua carriera. Il capitano non lascia nulla al caso. Prima regola: la prevenzione degli infortuni.Totti si allena secondo programmi personalizzati studiati in relazione agli infortuni che ha avuto, come capita in particolare in queste ultime settimane.Regola numero due: la gestione degli impegni che deve affrontare in vista della prossima stagione, quella che dovrebbe riportare la Roma tra le grandi di Champions League. Il capitano si metterà a disposizione dell’allenatore e la sua presenza sarà valutata in base all’avversario di turno. Ci saranno le partite in cui serve Totti più che in altre. Per esempio: meglio farlo giocare contro il Chelsea che contro il Chievo. A certi livelli serve personalità.Regola numero tre:l’alimentazione. Totti da qualche anno osserva un rigoroso regime alimentare.Alla base di tutto le proteine bianche, in particolare pesce. Pochi carboidrati. La pasta al massimo 70 grammi,niente pane. Pochi caffè. Non beve alcool, come non ha mai fumato. L’alimentazione è rapportata agli impegni in campo. Ma già di più dopo aver giocato una partita.Regola numero quattro: i recuperi post gara. A trentasette anni suonati ci vuole più tempo a riprendere fiato. Alla sua età diventa fondamentale il recupero tra una partita e l’altra. In questo Totti è facilitato dalle sue abitudini: va a letto presto, conduce una vita regolare. Gioca con gli amici a Paddle tennis (si gioca con racchette più piccole) e anche a tennis. La sua famiglia presto aumenterà di numero. Ilary non è inattesa, ma stanno pensando al terzo figlio.Alla sua età i ritiri gli pesano, ma con Garcia sono ridotti al minimo. La condizione psicologica lo aiuta molto. Il ruolo in campo che gli ritaglia il tecnico francese gli piace.Ha la possibilità di spaziare a tutto campo. Totti si trova bene a giocare anche con Destro. Ma sono soprattutto i compagni che si trovano bene a giocare con lui.
Fonte: corrieredellosport.it