(E.Menghi) C’è già lo champagne in freezer per l’annuncio col botto del nuovo stadio della Roma. Il 26 marzo sarà una data storica e, dopo la presentazione in Campidoglio (ore 11, Sala della Protomoteca), James Pallotta brinderà con amici e imprenditori in una festa privata organizzata a «Spazio Novecento», locale in zona Eur.
Non sarà solo una serata all’insegna del divertimento, ma sarà soprattutto un modo di vendere il prodotto appena reso pubblico. Si parlerà dell’impianto, saranno trasmesse le immagini del progetto esposto la mattina stessa al sindaco Marino e agli oltre 400 invitati previsti, e verranno presentati dei pacchetti per gli sponsor relative alla cessione dei palchi e dei posti in tribuna, prenotabili a lungo termine. Bisogna promettere almeno cinque anni di presenze se si vuole acquistare una delle 60 suite disposte nelle due tribune centrali. Si tratta di uno spazio per 10-14 persone. Costo? 150 mila euro. Ogni cosa è stata studiata nei minimi dettagli e il fatto che già ci sia un listino prezzi dà quel senso di realtà che mercoledì sarà ancora più grande.
Pallotta è atteso nella capitale tra domani e lunedì, in tempo per assistere da vicino alla gara con il Torino. Si lascerà alle spalle l’Olimpico e la mattina successiva si troverà a mostrare la nuova creazione studiata dall’architetto Dan Meis, che sarà a Roma il 25. È tutto pronto per il grande giorno e, in attesa di vedere cosa cambierà nel territorio e come, gli ambientalisti hanno alzato la voce. Italia Nostra ha chiesto un’individuazione dell’area «fatta con procedure chiare e non ambigue. L’ipotesi dello stadio della Roma a Tor di Valle non sembra praticabile. Non è classificata come zona esondabile, è vero, ma è l’unico pregio di quell’area. Quello che allarma, nella scelta, è l’enorme sistema infrastrutturale che dovrebbe essere attivato per rendere agibile quell’area ai tifosi. Costi mostruosi per collegamenti viari, stazioni della metro, svincoli sul Gra per garantire afflusso e deflusso dei turisti, enormi parcheggi. Tutto a carico dell’AS Roma? Sembra poco credibile». Ma è tutto vero.