(F. Balzani) – Cinquanta giorni, 7 partite a disposizione (escluso il recupero della Roma col Parma di domani) e ben 21 punti in palio. Juventus, Roma e Napoli fanno i conti per il rush finale del campionato che lascia pochi spiragli per la corsa scudetto, mentre tiene in vita la lotta per il 2˚ posto dopo la vittoria di Higuain e compagni con i bianconeri. A dire il vero molto dipenderà proprio dall’impegno della squadra di Garcia domani all’Olimpico, che potrebbe portare i giallorossi a +9 sul Napoli (anzi 10 considerando il vantaggio negli scontri diretti) mettendo una seria ipoteca sull’accesso diretto alla Champions oltre a garantire quasi matematicamente il 3˚ posto (mancherebbe un punto).
Garcia dice di guardare in alto, ma la Juve – in caso di vittoria della Roma domani – resterebbe a +8 e con il primo scontro diretto vinto con 3 gol di scarto. A quel punto ci vorrebbe un miracolo per ripetere l’impresa della Lazio nel 2000, quando i biancocelesti rimontarono 9 punti in 8 giornate alla Juve capitanata proprio da Conte. Ma sembra impossibile che la Juve, che in tutto il campionato ha perso 12 punti, ne lasci 8 in 7 giornate che, se escludiamo lo scontro diretto all’Olimpico, la vedrà impegnata contro Livorno, Bologna, Atalanta e Cagliari in casa; Udinese e Sassuolo fuori. Il calendario sorride a Conte e sembra ammiccare al Napoli atteso da 3 partite in casa sulla carta agevoli contro Lazio, Cagliari e Verona.
Sempre 3 partite, ma contro Atalanta, Milan e Juve per la Roma, attesa dalla trasferta di Firenze. Battendo domani il Parma, però, la Roma dovrebbe poi crollare per perdere il 2˚ posto e cioè subire 3 ko e racimolare un pari. Ruolino che striderebbe con quello sfoderato finora che è da record come i numeri della difesa: con 15 gol subìti primeggia nei 5 campionati di spicco in Europa, mentre solo il Lilla (ex Garcia guarda caso) è riuscito a non subire reti per 19 partite.