(A. Ghiacci) – Napoli e Bologna, «due trasferte fondamentali» come le ha definite il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini. La Roma riparte con nuove speranze dopo il pari contro la Juve e si ritrova stamattina (ore 12:00) a Trigoria per la ripresa degli allenamenti. Già a partire dalla linea difensiva ci potrebbero essere le prime novità di formazione. Dalla squalifica rientrerà Juan, fermo al fallo da rigore commesso su Jovetic dopo 16 minuti a Firenze, che gli era costato il rosso. Lui sì che, a differenza di De Rossi, è centrale vero e proprio, di ruolo. Ma il fatto che vada a sostituire o meno il mediano dipende anche dai recuperi che ci saranno a centrocampo. Sempre per quanto riguarda la difesa, bisognerà valutare la situazione di Rosi, tenuto in panchina con la Juve, ma pronto per giocare. Novità Pizarro, Gago al lavoro. Il regista cileno ha già lavorato con il resto del gruppo domenica scorsa, nell’ultima seduta prima della Juve. Le sue condizioni sono segnalate in netto miglioramento e, se dovesse portare a termine una settimana di lavoro ai ritmi della squadra, avrebbe parecchie chance di poter rientrare tra i disponibili (potrebbe giocare a metà campo con la conferma di De Rossi in difesa). Anche Gago migliora: ieri, durante il giorno di riposo, ha lavorato a Trigoria. Scontata la squalifica, rimediata anche questa a Firenze, sta tentando di risolvere il problema al ginocchio. (…) se non ce la fa per Napoli, si tenterà di recuperarlo per Bologna. Pjanic, invece, che sta meglio dopo l’emicrania accusata domenica sera, sarà squalificato.
Nel reparto avanzato ci sarà il terzo rientro degli squalificati di Firenze: Bojan. Il tridente schierato con la Juventus Totti-Osvaldo-Lamela, ha funzionato; dipenderà dalle indicazioni che il tecnico giallorosso riceverà in settimana. L’unica cosa che la società ha gradito poco, per quanto riguarda l’attacco, è stato l’atteggiamento di Osvaldo nel momento della sostituzione: non tanto per non aver salutato il motivatore Llorente ed aver tirato dritto sbuffando, quanto per non aver dato il classico saluto al compagno che entrava, vale a dire Borriello. Terzo atto di indisciplina in due settimane dell’italoargentino, registrato dal club senza piacere. (…)