(A. Ghiacci) – No, a quanto pare non c’è pace. E allora ecco che la Roma, la nuova Roma nata solo pochi mesi fa, cambia di nuovo. Assetti, mansioni, deleghe, compensi. Tutti temi, inerenti la sfera societaria, di cui si parlerà nella riunione del consiglio di amministrazione giallorosso in programma oggi pomeriggio (ore 16). Prima di tutto la cordata statunitense, che dei quattro membri ne perderà due, ma solo a livello di cariche ricoperte. Lasciano il Consiglio infatti, rassegnando le dimissioni, Richard D’Amore e Michael Ruane. Al loro posto Mark Pannes, manager di fiducia di James Pallotta, e un uomo nuovo che ancora non si conosce ma che ha maturato esperienze nella Major League Soccer, il calcio americano. (…) Pallotta, leader del fondo Raptor e della Raptor Accelerator (nata appositamente per lo sviluppo della Roma), assumerà maggiori poteri, lasciando al presidente Thomas DiBenedetto un ruolo più di rappresentanza. Cambiando gli uomini, chiaramente, cambiano anche le deleghe. E il capitolo è importante se si pensa che in base alle deleghe e ai consiglieri cui verranno ssegnate, verranno poi stabiliti anche i compensi dei consiglieri stessi. Sul tavolo ci sono 1,28 milioni di euro che potranno essere utilizzati tutti o in parte. Fino a oggi le quote erano riservate a DiBenedetto e all’amministratore delegato Claudio Fenucci (…) E, in attesa della cena di Natale con tutta la Roma che andrà in scena stasera al museo Maxxi, proprio l’ad giallorosso Fenucci ha parlato della giornata di oggi: «Un Cda importante, ma dopo la partita con la Juventus siamo più tranquilli perché le basi di un progetto importante si vedono. I programmi futuri sono stati già definiti e andremo avanti in questa direzione» . Sul tavolo anche la questione dell’aumento di capitale (maggiore dei 50 milioni stanziati inizialmente). Soldi che poi serviranno anche a rinforzare la squadra: «Anche per quanto riguarda il mercato i progetti vanno avanti. Tutto ciò che viene fatto è nell’interesse della Roma e quindi chi arriverà non potrà essere della Roma solo per sei mesi ma dovrà rientrare nel piano complessivo» .