(F. Balzani) Armatevi di blocchetto: 5ª vittoria di fila; 73 punti, 9 (10 virtuali) più del Napoli; 17˚ marcatore in stagione (record in serie A) e quel -8 dalla Juve che permette ancora di sognare. Sono i numeri della Roma di Garcia che ieri, negli 82 minuti di recupero della 22ª giornata, ha steso il Parma per 4-2 vincendo quella “finale” che mette in ghiaccio un posto sul podio (manca solo 1 punto per la matematica).
«È tutto positivo, col Parma non avevamo nulla da perdere ma solo da guadagnare – ha detto Garcia – Per ora siamo sicuri di essere tra i primi tre ma finché la matematica non ci consegna il 2˚ posto dobbiamo continuare a vincere. E dobbiamo giocarci le nostre chance per lo scudetto, noi ci crediamo. I miracoli possono capitare e già in parte sono capitati. Ora abbiamo la prima difesa e il secondo attacco, vuol dire che giochiamo davvero bene e ha giocato bene anche il Parma. È stato un bello spettacolo». Il tecnico però non è del tutto felice: «Mi dispiace che Destro non abbia trovato il gol, se lo sarà tenuto. Sono arrabbiato poi per come abbiamo preso il secondo gol».
Il solito Biabiany, però, non ha messo in dubbio un risultato sbloccato da Gervinho, pareggiato da Acquah e riportato dalla parte della Roma grazie al solito Totti. Il capitano ha segnato il suo 234˚ gol in A, il 20˚ al Parma, grazie a un assist al bacio di Pjanic. Il bosniaco è stato il migliore in campo proprio nel giorno del suo 24˚ compleanno e nel 2˚ tempo prima ha messo a segno il suo 10˚ gol in giallorosso, poi ha messo sulla testa di Taddei il gol del 4-1. «Dedico la rete a mamma, è anche il suo compleanno – ha sorriso Miralem – Mancano ancora 21 punti e punteremo il più alto possibile». Suona la carica anche Maicon: «Il distacco è solo colpa nostra, non degli arbitri. Faremo di tutto per riprendere la Juve». Totti, infine, elogia Taddei: «Successo fondamentale. Rodrigo è un amico e un compagno unico. È un esempio per tutti».