(F. Balzani) – Da -11 a -5 dalla vetta in una sola settimana. È l’obbiettivo della Roma di Garcia che – dopo aver tolto l’asterisco in classifica mercoledì sera col Parma – domenica vincendo a Cagliari potrà dire almeno per 24 ore di aver più che dimezzato lo svantaggio dalla Juventus. I bianconeri, infatti, sono impegnati lunedì (alle 19) contro il Livorno e in caso di vittoria dei giallorossi su un campo tabù (ultima vittoria il 29 ottobre 1995 con doppietta di Fonseca, ex come sarà ex Nainggolan…) giocherebbero con una spada di Damocle sulla testa.
Una sensazione che Conte ha già provato 14 anni fa. Nel 2000, infatti, la Juve di cui era capitano crollò a 8 giornate dal termine e si fece rimontare 9 punti dalla Lazio di Eriksson con tanto di epilogo sotto il diluvio a Perugia. Un anno prima proprio i biancoazzurri bruciarono 7 punti di vantaggio sul Milan di Zaccheroni, mentre nel 2002 fu la stessa Juve a rimontare 5 punti in 6 partite all’Inter di Ronaldo. Altre tre le rimonte celebri a una manciata di gare dalla fine: nel ’71 l’Inter sul Napoli, nel ’76 il Toro sulla Juve mentre nell’88 ad essere beffato fu il Napoli di Maradona dal Milan di Sacchi. Alla “rimontona” della Roma credono in pochi però, anche tra le mura di Trigoria.
«Sarebbe un miracolo, ma i miracoli accadono e noi dobbiamo provarci», ha detto ieri Garcia come a voler allontanare la logica che oggi dà la squadra di Conte largamente favorita (i bookies, informa Agipronews, hanno riaperto le scommesse sullo scudetto, ma fissato a 1,02 il successo bianconero) anche in virtù di un calendario tutt’altro che complicato, che la vedrà però impegnata nello scontro diretto dell’Olimpico alla penultima. Guardare in alto però serve a non avere le vertigini anche se il secondo posto sembra ormai in cassaforte (anche qui i bookmaker convinti: 1,05 la quota in favore dei giallorossi sul Napoli). I numeri della squadra di Garcia intanto continuano a stupire: 62 gol fatti e 17 subiti (migliore difesa d’Europa visto che il Bayern ne ha beccati 3 sabato scorso) che valgono una differenza reti di +45, la stessa della Juve. Mancano 10 punti per raggiungere il record di 82 in 38 giornate di Spalletti del 2007/2008. Quell’anno la Roma toccò la quota mai vista di 24 vittorie, a questa ne mancano solo due.