(S.Carina) – Mario Stagliano, avvocato ed ex vice capo della Procura della Figc, è uno dei massimi esperti in materia di giustizia sportiva.
Sorpreso per le tre giornate (più una) comminate a Destro?
«Le rispondo di sì sotto il profilo dell’applicazione della norma, ma poi visto l’andazzo di questa federazione, la sorpresa viene meno. Domenica stavo assistendo alla gara e quando ho vistol’episodio ero certo che non sarebbe accaduto nulla visto che il fallo era stato sanzionato. Magari in modo sbagliato ma comunque rilevato. Già questo, infatti, fa cadere la possibilità della provatv. Lunedì, invece, dopo le dichiarazioni del presidente Abete
ho cambiato idea».
Ritiene forse che fattori esterni abbiano influito nella decisione di Tosel?
«So solo che Sky ha mandato per sei volte in onda il replay dell’episodio, alla Rai è stato detto di tutto, confondendo tra l’altro la dinamica e il momento del fallo, e poi il presidente federale ha criticato aspramente il gesto. Le basta?».
Nel referto viene riportato che l’arbitro Massa rivela di aver sanzionato la trattenuta di Destro, ma di non aver visto il colpo al volto.
«Partiamo con il dire che a me sorprende che replichi non con una, ma con due distinte mail, fatte pervenire una la mattina e l’altra nel pomeriggio. E poi alla richiesta di precisazioni cosa poteva
rispondere? Sono un arbitro incapace perché ho interpretato male il gesto? La soluzione più semplice è quella di affermare di non aver visto. E così Massa ha fatto. E’ un ragazzo intelligente e salva la sua escalation che tra l’altro
èmeritata perché è bravo.
Ritiene che la squalifica di Destro farà giurisprudenza?
«In un mondo normale sì ma sapendo che nell’ambito della Lega di A e degli organi della giustizia sportiva ci sono due pesi e due misure, rimango molto dubbioso».
Esistono i margini per ribaltare la sentenza?
«Stando al recente caso Frey, al quale è stata annullata la squalifica che gli era stata comminata previa prova tv, penso di no. Nel caso del giocatore del Chievo, infatti, non erano state precisate le cose come invece è accaduto con
Massa e la Roma. Siamo in Italia cari miei: così è se vi pare».