(S.Romita) – Non ci sarebbe bisogno di aiuto dello sport per mostrare a tutti che l’Italia fa schifo. Che la giustizia non esiste. Che siamo un paese da barzelletta. Basterebbe lo scoop del quotidiano “L’Avvenire” – sempre che sia realmente così – per cui a Silvio Berlusconi, che avrebbe dovuto scontare 4 anni, poi passati a uno e infine a nove mesi, sarà assegnata, come recupero nei servizi sociali, l’assistenza agli anziani disabili. E per un solo giorno a settimana. Se tutto viene stravolto, se tutto viene piegato agli interessi di parte, se ogni decisione deve farsi beffe delle leggi e delle regole che la stessa società fissa per tutti, che senso ha chiamare ancora la giustizia con questo nome? Non ci si pensa più da tempo alla politica, all’andamento delle cose, a come il resto d’Europa e del mondo giudica questa Italia. Strillava Bossi e ora strilla Grillo.
Strillano tutti a turno e anche chi è sempre stato politicamente attento, viene spinto giorno dopo giorno al confine del qualunquismo. E non cambia mai nulla nonostante i tentativi. Era rimasto lo sport, qualche bella partita di calcio, un buon libro, un bel film, una cenetta ben cucinata. Neanche uno stipendio puntuale è più cosa su cui poter fare affidamento in questi anni duemila dal sapore di resa. Anche la chiusura delle nostre curve, delle nostre trasferte, delle nostre bandiere abbiamo sopportato. In questa mediocrità di uomini e cose è piombata una nuova Roma e tutte le brutture erano state accantonate, per noi tifosi giallorossi, in un solo attimo. Da sempre certamente funziona così quasi per tutti i fedelissimi di una squadra. Per noi più di tutti gli altri. Perché abbiamo il cuore, siamo ingenui, non abbiamo peli sullo stomaco per reggere le nefandezze e neanche però sulla lingua. E questa volta ancora più di sempre ci eravamo concentrati su Totti e sui suoi compagni. Sulla bella faccia pulita e intelligente di Garcia. Su un presidente americano che promette e poi mantiene. Legati a una dirigenza seria, all’altezza delle più grandi imprese da compiere. Sposati noi a un gruppo fortissimo, abbiamo visto i soliti schifi di tutti i campionati. Aiuti, errori arbitrali, commenti giornalistici “lecchini“.
Il tutto sempre nella stessa direzione. Sempre e soltanto a favore di giacchette che non si usano più neanche in prigione. E continuavamo comunque a credere. Ma quello che è accaduto ieri è semplicemente da vomito. Le regole che impongono la prova video cambiate. Contro la Roma. Contro la più prolifica punta italiana. Un ragazzo che si sta giocando il presente, il futuro, lo scudetto sempre possibile e i Mondiali. L’arbitro ha visto il fallo fatto da Destro e l’ha punito sul campo. Non esisteva la possibilità di entrare nuovamente nel merito. Se la sono inventata. Chi e perché lo sappiamo già. Si dovrebbe sollevare tutta l’Italia, compresi gli juventini, davanti a questo voltastomaco. Ma non succede. Dio però, sappiate, questa volta ha deciso di mettersi la maglia giallorossa. E vi fulminerà.