(M.Pinci) – Emergenza totale, cinque titolari sicuramente ai box, il dubbio Totti (forse scongiurato): la Roma che guarda alla Juve e cerca la vittoria per dare il colpo del ko alle ambizioni del Napoli, deve fare i conti con le assenze. Su tutte quella dell’uomo del momento, Mattia Destro. Ma Garcia non si spaventa: “Siamo forti anche così”. Poi, un input ai suoi – giocatori e tifosi – in stile Al Pacino, nel film Ogni maledetta domenica: “Vorrei che questo campionato non finisse mai, questa squadra lotta sempre, anche per un solo centimetro”.
“NON CI INTERESSA IL RECORD MA PROVARE A RAGGIUNGERE LA JUVE” – Con 76 punti in 32 gare Rudi Garcia ha già battuto la Roma Campione d’Italia di Capello (fece 75 punti in 34 gare), prossimo traguardo il record assoluto di 82 punti raggiunto da Spalletti in 38 match: al francese ne basteranno altri 6 per fare altrettanto. Curioso siano gli stessi 6 punti che garantirebbero alla sua Roma di assicurarsi aritmeticamente il secondo posto, primo vero obiettivo stagionale. Ma Garcia non si accontenta: “Non ci interessano i record ma raggiungere il posto più alto in classifica, al momento il secondo perché è l’unico che dipende solo da noi. Poi proveremo ad attaccare il primo: quando le giornate passano senza che lo scarto cambi è un vantaggio per chi è davanti, come per noi con il Napoli, ma possono ancora cambiare tante cose. Se faremo il record sarà una stagione ancor più straordinaria. Già lo è, ma voglio finire nel modo migliore possibile”. Per questo, a Garcia le sei partite che mancano sembrano quasi non bastare: “Vorrei che questo campionato non finisse mai e non solo per tentare di raggiungere la Juventus: perché ho piacere a vedere giocare la mia squadra, ho un grande gruppo, grandi uomini. Ci restano tre gare all’Olimpico e dobbiamo stare accanto a questa squadra che lotta sempre, anche per un solo centimetro”.
“TOTTI CI SARA’, BISOGNA VINCERE SENZA DESTRO E SAPPIAMO FARLO” – Garcia prova ad allontanare i dubbi su Totti: “Francesco giocherà dal primo minuto”. Inevitabile però l’argomento più caldo della giornata romanista sia Destro. Un nome che continua a ricorrere nelle domande, Garcia un po’ sbuffa, poi preferisce riderne (“Mi avete chiesto di lui quattro volte, pensavo peggio”). Ma certo, il tema non lo infiamma: “Parlarne è inutile, il ricorso è giovedì e Mattia sicuramente non avrebbe potuto giocare con l’Atalanta per il giallo che aveva preso. Bisogna vincere e lo sappiamo fare, anche se l’Atalanta è una squadra difficile. In questa stagione abbiamo avuto tanti infortuni e assenze importanti, ma mai è cambiata l’efficacia della squadra. Ho fiducia nei giocatori che giocheranno domani, sono tranquillo, sereno e motivato. Il campionato non è finito e non finirà domani sera. Ora serve solo parlare di questa partita, questa è sempre la cosa più importante. Semmai è triste che domenica scorsa Destro abbia segnato tre gol ma si sia parlato solo di quel fallo”.
Certo la squalifica dell’attaccante (e il turnover massiccio del Livorno contro la Juventus da qualcuno evocato più volte) non vengono percepite come sirene anti romaniste dall’allenatore francese: “Non c’è nulla contro la Roma. Dobbiamo mettere sempre davanti il calcio, la natura dello sport è quella. Così faremo in modo di avere gli stadi pieni. Noi allenatori abbiamo il dovere di provare piacere sul campo e di dare gioia ai tifosi, altrimenti dovremmo fare un altro mestiere”. Un’indigestione di lucidità a cui forse l’ambiente non è abituato.