(F. Ferrazza) «Questa Roma è fatta per vincere», sottolinea Pjanic, uno dei grandi assenti della gara con l’Atalanta. E i numeri confermano una tendenza che vuole dire record per la creatura di Garcia: ben 24 le vittorie, primato di successi per i giallorossi da quando la serie A è a 20 squadre. E fa strano pensare che una stagione da rullo compressore veda Totti e compagni solamente secondi, per il momento a meno cinque, in attesa che stasera giochi la Juventus.
«Siamo a meno cinque, siamo a meno cinque » urlava Garcia ai suoi al fischio finale, caricandoli e spingendoli a credere in un sogno che definire difficile è poco: lo scudetto. «Ora la pressione ce l’hanno loro — ribadisce il mister francese — il primo posto è ancora raggiungibile, cerchiamo di vincere tutte le gare. Se faremo il nostro ci potremo ancora credere». Il tecnico si proietta poi alla prossima stagione. «Il sogno di un allenatore, quando la squadra va bene, è tenere la rosa tutta intera e migliorarla con degli acquisti. Sarebbe bello, ma non è tempo di parlarne. Mi incontrerò con Sabatini e il presidente a fine campionato. Mi auguro di non giocare la Champions tanto per giocarla: siamo la Roma e speriamo di avere la possibilità di costruire una squadra capace di non uscire subito ai gironi».
Il messaggio di Garcia è chiaro: vietato disperdere il patrimonio costruito in questa stagione, una delle condizioni messe dal francese per restare e rinnovare il suo matrimonio con la Roma. Vuole garanzie di competitività, convinto che si possa migliorare la rosa senza doversi svenare. In tutto questo discorso, il club di Trigoria sembra interessato all’innesto di Denis, avversario tra le fila dell’Atalanta sabato sera, acquistabile per una cifra esigua (massimo cinque milioni) e utile in un gruppo che dovrà affrontare due competizioni. Intanto giovedì si discuterà il ricorso di Destro. Probabile che venga tolta una giornata all’attaccante, con la Roma che punterà a dimostrare la condotta non violenta del ragazzo.