Franchi e record di successi del club in un campionato. Ma non basta. La Roma resta a otto punti di distanza dalla Juve quando ormai mancano quattro giornate alla fine. Solo l’aritmetica tiene acceso il sogno della rimonta scudetto. Il gol di Nainggolan che mette ko la Fiorentina regala comunque alla squadra di Garcia la sicurezza del secondo posto e quindi l’accesso diretto alla fase a gironi della Champions League. Una bella soddisfazione dei giallorossi al termine di una stagione sorprendente. La Fiorentina, invece, interrompe un buon momento di forma e mette a rischio il quarto posto, insidiato dall’Inter a soli due punti.
LA PARTITA – Già nei primi minuti le due squadre hanno collezionato occasioni da rete: clamorosa quella fallita al 9′ da Gervinho, non in serata, che, solo davanti a Neto, su passaggio di Ljajic, ha spedito a lato. I viola sono arrivati al tiro con Cuadrado e Borja Valero. Entrambi alle prese con assenze pesanti (Gomez, Rossi e Mati Fernandez tra i viola, Benatia, Strootman e Destro tra i giallorossi), Montella ha confermato gli stessi che hanno vinto a Verona, Garcia ha schierato una difesa tutta brasiliana, ritrovato Pjanic dopo la squalifica, confermato Nainggolan a centrocampo e in attacco Ljajic nel tridente con Totti e Gervinho. E proprio l’ex Cagliari ha sbloccato il risultato, festeggiando con le mani il gesto del cuore. La Fiorentina ha provato a rimettersi in corsa ma era poco veloce e non sempre lucida. E poco prima dell’intervallo ha protestato fortemente per un tocco sospetto di Totti in area su punizione di Ilicic. Mazzoleni ha lasciato correre beccandosi i fischi dei sostenitori fiorentini e le lamentele di Montella. Nella ripresa l’ingresso di Matri non ha fruttato quanto sperava il tecnico viola, la sua squadra non ha mai davvero seriamente impegnato De Sanctis mentre la Roma si limitava a presidiare e a colpire ogni tanto con le sue ripartenze, impegnando Neto con alcuni tiri in corsa, come quello di Dodò. Finale con i viola in avanti ma senza trovare la giusta mira. E quando Matri ha invocato il rigore per un tocco di Toloi si è visto sventolare il cartellino giallo per proteste.