L’albo d’oro, al 99,9%, dirà Juventus. Sarebbe un errore, però, dimenticare i numeri della Roma, rifondata da Rudi Garcia e dai dirigenti dopo la finale di Coppa Italia perduta contro la Lazio. E i numeri sono questi, a quattro giornate dalla fine: secondo posto e qualificazione aritmetica alla Champions League con 82 punti; 25 vittorie (11 delle quali in trasferta), record societario visto che Spalletti e Ranieri si erano fermati a 24; 20 partite di campionato senza subire gol, più 2 in Coppa Italia; +14 in media inglese; +50 nella differenza reti.
La Champions certa vale la programmazione
È la base solidissima per fare programmi ancor più ambiziosi nella prossima stagione, visto che i circa 40 milioni di euro che porta la partecipazione alla Champions sono già sicuri. Un vantaggio per la programmazione degli acquisti ma anche nella preparazione atletica. Un risultato eccezionale, che costringerà la Juve a una marcia da 100 punti per vincere lo scudetto.
Nasce un grande futuro
La vittoria a Firenze è venuta con un gol di Nainggolan e una grandissima prestazione di Adem Ljajic. L’acquisto importante del mercato di gennaio e il giocatore da tenere a tutti i costi, insieme a Pjanic, Strootman e Benatia, per non disperdere nulla di questa stagione, in cui è stato costruito un grande futuro. La forza del gruppo sta proprio nel rimediare alle assenze (Benatia, Strootman, Destro) con grandi partite di squadra.
Esperimenti in vista del Napoli
La Fiorentina vede avvicinarsi l’Inter al quarto posto e comincia a fare esperimenti per la finale di Coppa Italia, dove non avrà Cuadrado (squalificato). Montella ha provato uno schieramento con Ilicic trequartista, prima con Matos e poi con Matri centravanti. L’impressione è che solo con Gomez o Rossi, meglio ancora con tutti e due, potrà avere vere speranze contro il Napoli.