(M. Cecchini) – A pensarci bene, la presenza di Luciano Spalletti in tribuna – che saluta e si complimenta coi nuovi dirigenti giallorossi – sembra quasi un passaggio di consegne. La Roma di Garcia batte il record di vittorie della «sua» Roma 200708 ed eguaglia il bottino di punti della storia romanista: 82. Basterebbe questo per renderlo l’arma segreta della eccezionale stagione, ma nel calcio del Terzo Millennio la personalizzazione sembra essere fuori moda. Non a caso il d.s. Baldissoni prima della partita dice chiaro: «È dall’inizio dell’anno che dico che non bisogna credere nell’uomo della Provvidenza e che questa Roma non nasce il primo giorno di ritiro perché c’è un nuovo allenatore. L’allenatore è un elemento importantissimo perché è il leader dello spogliatoio e deve gestire il gruppo, però questo allenatore ha anche beneficiato dell’innesto di giocatori che riteniamo importanti dal punto di vista tecnico e caratteriale, della voglia di rivalsa del gruppo che già c’era e della solidità di una società che sta facendo grandi cose anche fuori dal campo. È evidente che la società è sempre più importante dell’allenatore, sarebbero guai se fosse il contrario. La Roma c’era prima e ci sarà anche dopo, indipendentemente da Garcia, che vogliamo tenerci a lungo».
Fame Garcia Girata la classifica dei meriti a Garcia, la replica è gentile: «La dedica va a Kevin Strootman, ma il merito è di tutti: tutti quelli che lavorano per la Roma hanno fatto il massimo. Abbiamo 82 punti, ma io e la squadra vogliamo prenderne altri. Siamo secondi e possiamo sognare il primo posto, visto che mancano 12 punti. Il gruppo è fantastico e io sto benissimo a Roma. La Juve? Avevamo visto che aveva vinto e quindi questo risultato lo volevamo ancora di più. Avevamo deciso di aspettare la Fiorentina e attaccare gli spazi, infatti loro hanno solo fatto tanti tiri da fuori area. Soltanto con Savic sono stati pericolosi, peraltro su una punizione che non c’era. Cosa chiederò a Pallotta? C’è tutto il tempo, possiamo iniziare a programmare. Ora vogliamo battere il Milan. La stagione è straordinaria, ma può diventare eccezionale (scudetto, ndr). Ljajic? Sto continuando il lavoro di Montella, sta facendo bene e vogliamo resti».
Destro: torneo regolare? Garcia poi lancia verso il Mondiale: «Ha il rendimento più alto della Serie A, visto che ha giocato solo mezza stagione». Più arrabbiato Baldissoni: «Dopo la squalifica siamo preoccupati e stupiti che non si siano levate altre voci da parte di altre squadre. Intervenire su una decisione dell’arbitro ex post è molto pericoloso e pone anche un problema sulla regolarità del campionato, perché poi a questo punto bisogna vedere chi sceglie quali degli episodi vengono portati all’attenzione del giudice sportivo». Chiusura con Francesco Totti: «Battere la Fiorentina significa consolidare una mentalità vincente. L’accesso diretto alla Champions era un nostro obiettivo, lo abbiamo centrato prima della fine di aprile ed è un motivo di orgoglio e soddisfazione. E a proposito di cose belle, buona Pasqua a tuti». Quella della Roma sarà splendida