(S. Carina) «Un gol alla Maradona» che paradossalmente non aiuta la Roma. La magia dell’altra sera di Pjanic ha riportato in auge la nota querelle del rinnovo contrattuale. Una questione, a dir la verità, mai sopita tanto che già nel pre-gara il d.s. Sabatini l’aveva affrontata, dicendosi «fiducioso » pur consapevole che il calcio «può riservare delle sorprese».
STALLO INQUIETANTE Una fiducia palesata già prima di Natale che da tempo però fa i conti con le richieste del bosniaco. Le parti, infatti, nonostante le dichiarazioni ufficiali improntate sui buoni intenti, sono da mesi ferme sulle rispettive posizioni: la Roma offre 3,2 milioni più premi, il bosniaco ne chiede 4 cash, forte delle offerte che gli sono giunte da mezza Europa (Psg, Barcellona, Bayern Monaco e Manchester United).Garciapreme per la sua conferma e non è escluso che le ultime uscite pubbliche siano volte proprio ad imprimere un’accelerazione alla trattativa che vive una pericolosa fase di stallo. Singolare tuttavia che venerdì sera, a domanda diretta, il tecnico non abbia voluto rispondere. Probabilmente anche Rudi è oramai consapevole che i gol, le prestazioni, il feeling che il calciatore ha istaurato con l’ambiente, sono fattori che stanno già agendo da morsa nei confronti della società, a questo punto ‘quasi obbligata’ dalla pressione mediatica-popolare a rinnovare il contratto al calciatore. A Trigoria,però, hanno già dimostrato in passato di saper gestire bene situazioni di questo tipo. Su tutte, basta ricordare lo scorso anno, quando con una piazza in subbuglio vennero ceduti Lamela, Marquinhos e Osvaldo, poi abilmente rimpiazzati.
RISCHIO EFFETTO DOMINO Il problema sul quale il club sta riflettendo da tempo – e sul quale dovrà dire l’ultima parola Pallotta, atteso in Italia nella settimana della gara con la Juventus – non è tanto accontentare il ragazzo (e il papà, ndc) quanto quello che potrebbe comportare all’interno dello spogliatoio uno stipendio del genere. Se Pjanic arrivasse a guadagnare 4 milioni, fuori dagli uffici di Sabatini e Baldissoni si formerebbe la fila, con diversi calciatori pronti a sventolare proposte giunte dall’estero pur di farsi aumentare l’ingaggio. Qualche esempio? Benatia e Destro guadagnano 1,3 milioni, Castan 1,5, Gervinho e Strootman 2,3, Ljajic 1,9, Florenzi 0,65. E’ la legge del mercato calcistico, considerata giustamente folle da chi guadagna 1500 euro al mese ma che oramai è prassi consolidata. E’ chiaro che dalla permanenza o meno di Pjanic, Sabatini sarà chiamato a effettuare due tipi dimercato. Primaipotesi, il bosniaco viene ceduto: oltre a cercarne il sostituto (Rafa Silva, Uçane Bonaventurasonotre ipotesi) la Roma investirebbe i soldi su un centravanti di nome. L’identikit è quello di JacksonMartinez.Seconda possibilità, Pjanic resta: a quel punto in attacco si andrebbe a cercare un giocatore che possa completare il reparto, tipo Kalou.Discorso estendibile anche alla difesa, dove dal budget (e dalla permanenza di Benatia) dipenderà l’arrivo di Vertonghen o Astori.