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AS ROMA De Sanctis presente alla conferenza della campagna “La lotta al cancro non ha colore”. Il portiere: “Banana a Dani Alves? Grande ignoranza”

M. De Sanctis
M. De Sanctis

Questa mattina si è tenuta nella  sala Giunta del Coni a Roma la conferenza della campagna  “La lotta al cancro non ha colore”, prima campagna nazionale per la prevenzione dei tumori indirizzata ai cittadini più disagiati, promossa dalla Fondazione “Insieme contro il Cancro” e dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). Alla conferenza di presentazione era presente anche il portiere della Roma Morgan De Sanctis.

Tra i testimonial della campagna c’è anche il capitano giallorossoFrancesco Totti. La fondazione “Insieme contro il cancro” ha messo all’asta per beneficienza una maglia del numero 10 giallorosso.

Ecco le parole dell’estremo difensore giallorosso:

“Credo fortemente in questa campagna. Ho figli che voglio educare con un preciso stile di vita è molto raccomandabile avere un alimentazione corretta e fare attività sportiva. E’ importante anche avere una diagnosi in tempi brevi. Non va fatto abuso di alcool e sostanze stupefacenti. Sono contento che questa campagna sia stata associata alla finale di Coppa Italia, mi dispiace però non farne parte. Spero in futuro di fare il testimonial sul campo”

De Sanctis ha poi commentato il gesto anti-razzista di Dani Alves, che durante Villareal-Barcellona di ieri sera ha raccolto una banana lanciata in campo dagli spalti e l’ha mangiata:

“Stavo vedendo anche io la partita, tra l’altro ho giocato assieme a Dani Alves (al Siviglia nella stagione 2007-08) e mi sono sentito partecipe di queste offese che lui ha subito, traendone anche il rammarico per quello che gli è successo. Qui si parla di razzismo, mi viene spontaneo associarlo a una grandissima ignoranza. Lo sport ha più’ volte manifestato la propria dissociazione da qualsiasi fenomeno di discriminazione. Si può continuare con atteggiamenti propositivi per combattere questo fenomeno. Fermo restando che ci sono tanti altri tipi di discriminazioni che danno fastidio: devono essere tutte combattute, allontanate e possibilmente ignorate, solo così si può avere una società migliore”.

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