(E. Menghi) – Non si è fatta attendere la replica di Garcia all’accusa di «provincialismo» di Conte: «Mi sembra un po’ nervoso il mio collega, ma non ho altro da dire. Voglio parlare solo di questo premio».
Il premio Prisco che il tecnico francese è andato a ritirare a Chieti: «Ѐ un onore essere qui, una cosa straordinaria che sta succedendo a 10 mesi dal mio arrivo in Italia. Se qualcuno mi avesse detto che sarebbe successo tutto questo non ci avrei creduto. Ѐ incredibile». Il campionato della Roma ha stupito tutti e Rudi spera possa riservare ancora qualche sorpresa: «Non ho nessun rimpianto: 85 punti a tre partite dalla fine, la qualificazione diretta in Champions, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Sono felice soprattutto perché quando sono arrivato l’ambiente era differente. Ora i miei ragazzi sono felici. Vediamo che succede stasera, sicuramente guarderò la partita tra il Sassuolo e la Juventus. Noi dobbiamo vincere a Catania, vedremo se il campionato è chiuso o meno, sarebbe bello continuare a sognare. Ma il destino non è nei nostri piedi».
Potrebbe essere in quelli dei prossimi avversari dei bianconeri. Di Francesco ha promesso a Garcia che i neroverdi giocheranno col coltello tra i denti e oggi è arrivata anche la rassicurazione di Colantuono: «Garcia può star tranquillo: noi giocheremo con la migliore formazione contro la Juventus». Ci mancherebbe. Giancarlo Abete ha commentato lo scontro a distanza tra l’allenatore francese e il tecnico bianconero, cercando di«normalizzare» lo scambio di accuse: «Una dialettica di un certo tipo fa parte del mondo del calcio, certamente poi ognuno esprime le sue posizioni, idee e opinioni. Si avvicina il confronto diretto e c’è la preparazione di questa sfida, che sarà una bellissima partita, aldilà del fatto che oggi nessuno sa quali saranno le posizioni in classifica di Roma e Juventus prima di quel giorno».
Garcia ci mangerà su, davanti al televisore, magari mentre prende appunti sul futuro con Sabatini: «Io sono tranquillo. Nell’ultima conferenza stampa ho detto che la settimana era corta e che lavoreremo a partire da questa settimana sul mercato. Oggi sono qui, forse stasera potrei vedere i dirigenti, magari durante la partita». Sperando di non dover mandare giù un altro boccone amaro.