Giorgio Rossi, storico massaggiatore della Roma, ha parlato dell’esperienza di Vujadin Boskov come allenatore della Roma, all’indomani della sua tragica scomparsa all’età di 82 anni. Ecco le sue parole:
“Era un allenatore e una persona gentilissima, straordinaria, non faceva mai discussioni, si comportava veramente da grande persona, anche con il suo allenatore in seconda, una persona squisita. Lui si basava molto sull’amicizia dei giocatori, nella Sampdoria aveva Vialli e Mancini ed ha vinto tutto quello che c’era da vincere, lui cercava l’appoggio dei giocatori per fare la formazione migliore. Lui aveva più stima ed affetto di Rizzitelli e Giannini. L’esordio di Totti? Qualcuno lo voleva mandare via, ma alla fine esordì, era troppo bravo. E’ difficile vincere lo scudetto con la Juve perché è molto aiutata, ma le vie del Signore sono infinite. La Roma attuale? Una stagione bellissima, una squadra eccezionale, ha il vantaggio di non fare le coppe e questo aiuta tantissimo. Ritornando a Boskov: lui era un personaggio incredibile, ricordo una volta quando a Trigoria lavorava un signore originario di Cagliari e lui gli chiese un aiuto e qualche informazione prima della partita con i sardi, un aneddoto che fa capire che persona era. Quell’anno siamo finiti decimi e fummo finalisti in Coppa Italia. Parlava pochissimo negli spogliatoi, parlava giusto con i massaggiatori e i medici, erano una persona molto riservata forse troppo. Sempre Forza Magica”
Fonte: Romanews.eu