(A. Pugliese) – «Non contate su di me per giocare nel cortile della scuola. Stavolta suono la campanella della ricreazione». Per chiudere la polemica con Conte, Garcia pesca un’altra iperbole. Anche se poi si capisce come il tecnico juventino non gli stia simpatico per niente. «Allo scudetto non ci credo più, il campionato è finito continua . La stagione da record bianconera è anche merito nostro, dietro abbiamo spinto fino alla fine. Complimenti però alla Juventus: grande società, grandi giocatori ».
Non grande tecnico, il che è significativo per Garcia, che poi, sulla scia della sua sottile ironia, prende ad esempio proprio il Benfica giustiziere della Juve per disegnare la Roma del futuro: «Lo scorso anno ha perso tutto, ora è in finale e ha vinto il campionato. Questa è la strada da seguire: hanno lavorato bene e anche se non hanno vinto, ora sfruttano quel lavoro lì. Noi dobbiamo “surfare” su questa acqua positiva che abbiamo sotto di noi».
Emergenza totale Surfare a Catania, oggi, sarà invece un po’ più difficile, vista l’emergenza con cui deve fare i conti il francese: al centro della difesa Toloi è out, Benatia al rientro («Ma non ha l’intera partita nelle gambe»), Castan si è fermato per noie muscolari («Vedremo in extremis con lo staff medico: Leo è di livello internazionale, meriterebbe il Mondiale »). Ed allora la soluzione può essere De Rossi centrale con Romagnoli (e 4231), a meno che Garcia non lanci la coppia baby, inserendo Jedvaj e tenendo De Rossi alto, con il 433. Altra variante, l’inserimento di Mazzitelli, un baby che il francese stima e che potrebbe esordire, magari in corsa. «Abbiamo delle opzioni, tra cui anche Florenzi tra i tre di centrocampo».
A caccia di record Di certo, la Roma proverà a vincere anche oggi, visto che quell’onda da surfare porta dritto alla sfida con la Juve e che, in caso di 3 vittorie nelle ultime 3 gare, Garcia stabilirebbe il record (giallorosso) assoluto di 12 successi consecutivi. «Siamo motivati: vogliamo la decima vittoria di fila, nonostante i problemi in difesa. La squadra ha fame e voglia di vincere, è importante continuare a giocare bene e vincere anche per l’anno prossimo: un professionista si vede anche quando non c’è più un obiettivo di classifica ». Il prossimo anno, poi, c’è la Champions. «E noi vogliamo farla nel migliore dei modi». Anche lì, ritroverà il Benfica. Tra l’altro.