(A.Capponi/I.Sacchettoni) «Un intero quartiere ostaggio dello stadio». Bisogna fare attenzione a ciò che dice il presidente del Municipio XV (ex XX), Daniele Torquati: nelle sue parole c’è il terribile prepartita di Napoli-Fiorentina di sabato sera, certo — elicotteri a sorvegliare dall’alto fin dal pomeriggio, la zona bloccata, i varchi, le vie limitrofe cariche di auto, l’arrivo dei pullman dei tifosi, i tafferugli, fino agli spari, al sangue, all’orrore — ma Torquati non parla solamente di quanto è successo l’altra sera. Perché il suo ragionamento va ben al di là: «Certo quanto successo con la Coppa Italia è sotto gli occhi di tutti, ma le mie parole erano riferite a tutte le domeniche, a tutte le volte nelle quali si gioca una partita…».
In effetti basta chiedere a chi vive in zona, strade e rioni bellissimi che vanno dal Flaminio a Ponte Milvio, la Farnesina, Tor di Quinto: anche se poi le conseguenze sul traffico si registrano fino a Prati. Quelli dell’associazione «Abitare Ponte Milvio» vanno su tutte le furie non appena gli si domanda della situazione: «Da un paio d’anni ogni volta che si gioca è stato deciso da qualcuno che i tifosi si radunino qui a Ponte Milvio, dalla mattina, mezzogiorno. Potete immaginare. Chi non possiede un garage, poi…». Sabato notte sono state bruciate cinque auto ma in zona Cortina d’Ampezzo: «È lo stesso, i vandalismi si susseguono, e tutti i residenti della zona sono ostaggio della partita, di tutte le partite. Per organizzarci dobbiamo vivere consultando il calendario di campionato e coppe».
I problemi, in quella zona, per chi deve cercare di far rispettare le regole, non mancano: la zona teatro degli scontri in viale di Tor Di Quinto è stata oggetto di una causa persa dal Campidoglio, i vigili sequestrarono il terreno (uno dei punti verde qualità più antichi) ma poi fu occupato, e ora è in bella mostra il cartello dell’associazione «Il Trifoglio». E poi c’è la movida serale, le partite ed è per questo che Daniele Torquati spiega «con dei numeri il ragionamento: questo municipio è di 187 chilometri quadrati, ma quando ci sono le partite, tutte le partite, quasi tutti i vigili urbani sono sull’evento. E allora anche solo un incidente automobilistico a Labaro rischia di diventare un problema. È chiaro che questa parte di città quando ci sono le partite va in sofferenza, ma il problema non sono certo i vigili urbani, che anzi ringrazio anima e corpo perché ciò che hanno fatto sabato, ciò che fanno sempre, è eccezionale. Il punto è che se questa è la Capitale d’Italia, e a quanto pare tra gli oneri c’è anche la finale di Coppa, allora è arrivato il momento che l’Italia le riconosca fondi, così come accade per tutte le capitali europee». Daniele De Santis, arrestato per tentato omicidio sabato notte, in zona ha anche un passato da candidato: nel 2008, nella lista del municipio che sosteneva Gianni Alemanno sindaco, prese 44 voti.