(A. Serafini) – Aspettando l’ultima gara stagionale all’Olimpico, la Roma organizza gli impegni in agenda sotto la supervisione di James Pallotta e dell’architetto Dan Meis, attesi nella capitale tra giovedì e venerdì con il consueto volo privato da Boston.
Il presidente giallorosso assisterà in tribuna alla sfida con la Juventus, salutando la squadra prima di ripartire alla volta degli States. Una visita programmata in cui sarà approfondita la questione legata al progetto del nuovo stadio, anche se nelle ultime settimane i collaboratori di Pallotta hanno continuato a lavorare sui dettagli legati al piano cantierabile da consegnare in Campidoglio probabilmente la prossima settimana. La conferma è arrivata ieri da Giovanni Caudo, assessore alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale: «Non è ancora arrivato in Comune il progetto ufficiale dello Stadio – ha ribadito a Radio Roma Capitale – ma dovrebbe essere consegnato il 12 maggio».
Al momento soltanto una data orientativa, considerando che proprio negli ultimi giorni sono state definite ulteriori modifiche al piano. Poi la palla passerà direttamente al Comune: «La normativa sulla legge degli stadi prevede che sia consegnato all’amministrazione comunale lo studio di fattibilità – prosegue Caudo – nel quale dovranno essere indicate le motivazioni sulla necessità della costruzione dello stadio stesso. Serve un nuovo ponte sul Tevere, un nuovo svincolo viario. Inoltre crediamo che il tifoso debba avere il diritto di arrivare allo stadio anche tramite trasporto su ferro. Su questo ci sono varie possibilità: ad esempio, proseguire la linea B fino allo stadio, utilizzando il tragitto della Roma-Lido».
La tappa romana di Pallotta coinciderà inoltre con l’arrivo a Trigoria dell’entourage di Miralem Pjanic, ancora in attesa di capire se ci siano i presupposti per il prolungamento contrattuale in giallorosso. Il bosniaco risponderà alla convocazione in Nazionale (ha già ricevuto il permesso della società) dopo la gara con la Juventus con la consapevolezza che l’offerta della società non subirà altre variazioni. Difficilmente la presenza di Pallotta potrà quindi stravolgere le carte in tavola: se Pjanic deciderà di abbassare le richieste e accettare i circa 3,5 milioni netti all’anno (compresi i bonus), la trattativa andrà in porto. Ma il tempo stringe.