(M.Lillo) – Quando ieri mattina le agenzie di stampa hanno battuto la notizia flash: “Esame stub negativo per il tifoso Daniele De Santis”, in tanti hanno pensato alla conferenza stampa di domenica. Al Questore di Roma Massimo Mazza che di fronte a decine di giornalisti diceva con riferimento a Daniele De Santis “è lui che prima fa la provocazione, poi davanti alla reazione violenta dei tifosi napoletani cade per sottrarsi all’aggressione e comincia a sparare”.
Questore Mazza, alla luce di questo esame, la vostra posizione è cambiata?
Ma lei lo ha letto il nostro comunicato stampa? Le agenzie di stampa sono uscite dicendo che l’esame è negativo ma non è vero affatto.
Quindi l’esame stub non comporta nessuna sconfessione delle vostre prime conclusioni?
Ma sta scherzando? Assolutamente, è perfettamente compatibile con l’esplosione di armi da fuoco e di altri ordigni. Negativo vuol dire che io ho le mani come quelle di un bambino. Nell’esame stub si cercano tre sostanze e qui ne sono state riscontrate due su tre. Questo rende compatibile, anche se non esclusivo, l’esame con l’esplosione di arma da fuoco. A cui si aggiunge poi la ricostruzione del fatto con i testimoni. Quindi l’esame stub non chiude la partita. Non la chiude anche perché ci sono ulteriori accertamenti in corso sull’altra mano, sui vestiti e sui bossoli. Se fossero bossoli di un certo tipo mancherebbe al loro interno questa sostanza mancante e dunque lo stub direi che è molto più che compatibile.
Che tempi avranno gli ulteriori accertamenti?
Non saprei dirlo.
Questore, quindi, a chi dice che bisognerebbe cercare la mano che ha sparato tra gli altri tre ultras che secondo i testimoni accompagnavano Gastone, quelli con il casco, lei cosa risponde? È un’ipotesi prematura allo stato?
Non è prematura, è una fesseria. Perché i testimoni che parlano di altri tre dicono che non hanno fatto nulla e sono scappati. Inoltre i tre non sono messi in stretto collegamento con il quarto, a viso scoperto, corpulento.
Quindi i testimoni accusano solo De Santis?
L’indicazione chiara riguarda il quarto uomo, quello a viso scoperto, grande e grosso. E proviene da un testimone che ammette di averlo rincorso e ci dice: ‘Noi lo rincorriamo, questo cade si gira e spara’.
Questo quindi per voi è il testimone chiave.
Esattamente. Lo abbiamo già detto.
Sì ma rispetto alla conferenza stampa c’è stata la novità dell’esame stub.
Stamattina (ieri, ndr) abbiamo letto che l’esito dello stub era negativo. Non è vero perché questo vuol dire che io non ho trovato nulla. Da lì in poi ci sono una serie di gradazioni. La penultima gradualità, quasi la migliore, è quella che ti dice che c’è la compatibilità: ‘elementi consistenti’ è la definizione tecnica a livello internazionale di questa situazione. Perché è compatibile anche se non esclusivo ma da qui a dire negativo. Chi lo fa ha il gusto di ciurlar nel manico.
Le agenzie di stampa per lei hanno titolato in modo erroneo?
A dir poco.
Ma ci sono precedenti di condanne con stub come questo?
Io non sono la Cassazione. Ma lei sta facendo un errore: questo è uno degli elementi che si aggiunge agli altri.
I testimoni sono le tre vittime degli spari?
No, sbagliato. Sono testimoni e non possono essere gli arrestati. I nostri testimoni hanno nome, cognome e firma. Ci vuole serietà anche da parte della stampa quando si riportano le dichiarazioni.
Ma le tre persone con il casco aiutavano nella fase iniziale De Santis?
Mai stato detto dai testimoni che le tre persone aiutavano. Si parla di una persona che faceva: lui. Lui colpiva il pullman, insultava e tirava. Poi c’è un testimone che parla di tre persone con i caschi che erano lì ma non facevano niente. Io non posso dire se erano tre che erano con lui e pensavano di fare ma poi non hanno fatto. Oppure se sono tre poveracci che quando hanno visto cinquanta tifosi napoletani si sono girati e sono fuggiti.
La Polizia sta vagliando i tabulati telefonici dei sospettati per verificare le celle telefoniche e quindi la posizione al momento degli scontri e degli spari?
Posso dire solo che stiamo lavorando.