(La Repubblica – M.Pinci) – Altro che festa di Natale. Bastano pochissime parole a Francesco Tottiper rovinare a tutti i tifosi l’atmosfera: “Andare via? Ci ho pensato soprattutto ultimamente, e se le cose continueranno ad andare così continuerò a pensarci”. Da brividi. Soprattutto quando si cercano i motivi: “Non parlo né della società né del tecnico, mi dispiace sentire certe dichiarazioni dei tifosi romanisti nei miei confronti”. Uno sfogo dopo le critiche (non particolarmente veementi) di qualche supporter per il rigore sbagliato contro la Juventus. Abbastanza per far ventilare al capitano, simbolo e recordman giallorosso, propositi di addio: “Se il problema sono io ci penseremo, ho scritto la lettera a Babbo Natale, spero mi porti ciò che ho chiesto”. Abbastanza per mandare di traverso a dirigenti e tecnico la cena di gruppo organizzata ieri al museo Maxxi. Anche De Rossi ha difeso il suo capitano: “Ho sentito allusioni assurde, con quello che ha fatto per la Roma non dovrebbero esistere neanche si facesse autogol con le mani”.
Società: ratificate le dimissioni dal cda dei soci Ruane e D’Amore, sostituiti da Brian Klein, ma soprattutto Mark Pannes, co-director del Raptor Accelerator. A lui conferite tutte le deleghe di DiBenedetto, che resterà presidente cerimoniere: cresce il ruolo del socio “forte”, Pallotta. Il cda ha anche convocato (30-31 gennaio) l’assemblea per deliberare l’aumento di capitale da 50 milioni e scelto un advisor immobiliare estero per valutare le potenzialità delle aree per il nuovo stadio.