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IL TEMPO Viviani: “Serie A col Latina, poi la Roma”

F. Viviani
F. Viviani

(S.De Iaco) Dopo un inizio incerto, il Latina prende il volo. A gennaio cerca nuovi rinforzi e arriva Federico Viviani. Subito brillante, il centrocampista cresciuto nelle giovanili della Roma è stato la classica ciliegina sulla torta per i pontini. A un punto dal secondo posto, i nerazzurri puntano alla promozione diretta in Serie A. «Siamo lì – afferma Viviani –. La squadra ci crede, sarebbe da pazzi non farlo, in fondo sognare non costa nulla. Siamo concentrati e ce la metteremo tutta».

E se, invece, sarà terzo posto e quindi playoff?

«Dopo aver fatto bene tutta la stagione, gli avversari avranno paura di noi. Ce la giocheremo fino alla fine, non sarà facile farci fuori».

Come è la sua esperienza nel Latina?

«Da quando sono arrivato mi sono trovato bene. Dalla società, ai tifosi, ai compagni, e all’allenatore, tutti mi sono stati vicini e hanno creduto in me. Mi sono sentito subito a casa e questo mi ha aiutato ad inserirmi».

Esperienza diversa al Pescara?

«Con la città non ho avuto problemi, ma non stavo bene fisicamente e di conseguenza non sono riuscito a esprimermi al meglio. Ma evidentemente tutto mi doveva portare al Latina per intraprendere questo cammino».

Quanto le sta insegnando Breda?

«Mi ha aiutato, con continui consigli sia come persona sia come allenatore».

Invece come è andata con Luis Enrique, l’allenatore che l’ha fatta esordire in serie A?

«Mi ha portato nel calcio che conta: mi buttò dentro nonostante tutto e per questo lo dovrò sempre ringraziare».

E Garcia?

«Purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerlo. Sono convinto che il segreto della Roma di quest’anno sia stato lui. Ha portato tranquillità, sicurezza e ha ricompattato il gruppo».

Nei giorni scorsi è tornato a Trigoria, ha incontrato De Rossi, l’allenatore con cui ha vinto lo scudetto con la Roma Primavera: che rapporto ha con lui?

«Fantastico. Ci sentiamo spesso e quando posso vado a trovarlo: è una persona che mi ha insegnato tanto, dentro e fuori dal campo».

Sarebbe pronto a tornare alla Roma nella prossima stagione?

«Un sogno. Il mio obiettivo, però, è diventare un giocatore importante di Serie A. Mi piacerebbe che questo avvenisse con la Roma, ma se così non fosse evidentemente non era destino».

Il suo ex compagno Florenzi ha realizzato questo sogno…

«Sono tanto contento per lui, se lo merita. Siamo molto amici, ci sentiamo spesso».

Tra le soddisfazioni di quest’anno c’è anche la convocazione per uno stage della Nazionale.

«Una grande emozione. La Nazionale è un sogno, una grande soddisfazione. Deve essere un punto di partenza e non di arrivo».

Tra quattro anni si vede tra i convocati per il prossimo Mondiale?

«Magari. La speranza c’è sicuramente».

Intanto, però, c’è il Latina. Magari il prossimo anno in Serie A.

«Non parliamo mai del prossimo anno. Siamo troppo concentrati sul match successivo. Se così fosse sarei felice di poter rimanere e condividere con loro questa esperienza. Non dobbiamo sottovalutare nessuno, tutti si giocano tanto e nessuno ti regala niente. Dopo la gara contro lo Spezia penserò al resto».

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