(A.Austini / E.Menghi) – La prima faccia nuova della Roma di Garcia ha lo sguardo esperto di chi ne ha viste e vissute di tutti i colori. Seydou Keita, 34 anni e 17 titoli vinti in carriera comprese due Champions League da protagonista con il Barcellona, apre la quarta campagna rafforzamenti estiva di Walter Sabatini.
Il diesse lo voleva portare a Trigoria due anni fa e lo accoglie adesso a parametro zero, perché la sua esperienza al Valencia finisce qui e non poteva rifiutare la chiamata di Garcia, con cui condivide lingua, passaporto e procuratore.
Keita è già passato per la Capitale la settimana scorsa, sbrigando la prima, fondamentale pratica per diventare romanista: mercoledì ha soggiornato allo Sheraton Golf di Fiumicino e nello stesso giorno ha svolto le visite mediche al Gemelli. Non una formalità, visto che il suo ginocchio ultimamente ha fatto i capricci: lo scorso 27 marzo durante Almeria-Valencia l’articolazione si è bloccata a seguito di un contrasto a metà campo. Una settimana dopo era già a disposizione del tecnico Pizzi, ma per lo stesso problema ha saltato le ultime due partite di Liga dopo la beffa atroce delle semifinali di Europa League perse ai supplementari con il Siviglia, una delle sue ex squadre. Ma il responso del Gemelli non lascia dubbi: il maliano sta benissimo e ha superato brillantemente anche i test cardiaci sotto sforzo.
Domani sarà di nuovo a Roma per firmare un contratto annuale, con opzione per un’altra stagione e ingaggio base leggermente inferiore al milione di euro netti che potrà incrementare grazie ai bonus. Nella rosa prende il posto di Taddei, nella testa di Garcia è un’alternativa ideale aDe Rossi e il perfetto completamento di un centrocampo arricchito dal talento fresco di Paredes.
La ciliegina potrebbe essere il turco Uçan, intanto Sabatini può concentrarsi su difesa e attacco. La situazione di Benatia rimane in sospeso, visto che l’unica offerta ricevuta dalla Roma è ben distante dalle pretese del club: 18 milioni proposti dal Manchester City contro i 61«sparati» da Sabatini in conferenza. Solo salendo a 35-40 le resistenze giallorosse inizieranno a vacillare. Il sostituto ideale sarebbe Mangala del Porto, nel frattempo però arrivato a un passo dal Chelsea. Mentre prosegue il braccio di ferro con il San Paolo per Toloi, a Trigoria è arrivata la richiesta del Bayer Leverkusen per il prestito di Jedvaj: risposta positiva e affare in discesa. Serve poi un terzino sinistro e Adriano del Barcellona viene tenuto sotto stretta osservazione. Ma non è l’unico.
In attacco la priorità è un esterno. Sabatini viaggia su binari paralleli: da una parte la difficile trattativa con il Verona e gli agenti di Iturbe per abbassare la valutazione dai 30 milioni richiesti, dall’altra i contatti con il Torino e il «fido» procuratore Berti per Cerci. Che costa meno e piace ugualmente a Garcia. Aubameyang resta nel mirino, l’olandese Lens può servire per l’altra fascia.
L’allenatore aspetta anche un medico nuovo. Salutati Gemignani e Fioretti, e affidato a Colautti il ruolo di tramite col vecchio staff, dovrebbe essere ingaggiato un dottore francese in arrivo dal Lille. Tra i casi più urgenti da seguire c’è Dodò, atteso oggi dal secondo responso sul ginocchio.