(L.Franceschini) – Il futuro, per gli Allievi della Roma, è a distanza di un’estate. A Trigoria aspettano la promettente classe 1997 da ormai qualche anno, consci del fatto che, esattamente come per un vino, il calcio giovanile è fatto di annate. Le ultime edizioni Primavera inoltre, nonostante il talento di vari elementi, hanno stentato. A differenza degli Allievi, che invece sono i migliori d’Italia. Lo dicono i numeri, che incoronano la Roma come squadra — insieme all’Inter, ma con una differenza reti migliore — capace di portare a casa più punti nella regular season.
A CACCIA DELLO SCUDETTO In provincia di Siena, a partire da domani, i ragazzi di Muzzi si misureranno con le migliori otto del paese. La Roma è stata sorteggiata nel girone 1 ed incontrerà, nell’ordine: Palermo, Parma e Milan. Gli emiliani, campioni in carica, hanno sconfitto la Lazio agli spareggi. Alla fase ad eliminazione diretta accedono in quattro, cioè prima e seconda dei due gironi. Di lì in poi, semifinale e finale (19 giugno). Muzzi potrà contare su una potenza di fuoco non indifferente: Di Livio e Trani, in due momenti diversi della stagione, sono stati protagonisti anche con la Primavera, segnando rispettivamente uno e due gol. Anche Calì — capocannoniere con 24 reti — e Soleri, hanno esordito tra i più grandi. Da non sottovalutare il reparto arretrato, sorretto da capitan De Santis e Bordi, difensori polivalenti nel giro della nazionali. Perno del centrocampo, il gigante Ricozzi (1,87 m), unico componente degli Allievi convocato per le finali del campionato Primavera. De Rossi, che lo stima molto, avrebbe addirittura voluto farlo giocare contro la Lazio. Dopo un consulto con Mazzitelli, si è scelto per l’esperto Calabresi. Ma le aspettative, per Ricozzi come per molti altri Allievi, sono altissime.