(M. Galdi) – Ieri la festa per i 100 anni del Coni, prima della chiusura in grande stile in diretta su Rai1, ha avuto il suo palcoscenico in Campidoglio tra scambi di regali, saluti, e proposte. La più interessante è quella lanciata da Shinzo Abe, premier giapponese, che venerdì scorso, in visita a Roma, ha chiesto al sindaco Ignazio Marino di poter portare a Tokio 2020, la bandiera di Roma ‘60. Il presidente del Coni Malagò e il sindaco Marino hanno ribadito che le parole del presidente del Cio, Thomas Bach, non erano di circostanza sulle possibilità che Roma ha di aggiudicarsi l’Olimpiade del 2024. «Spero che questa giornata sia foriera di sogni possibili da coltivare per il futuro», ha aggiunto Luca Pancalli, assessore alla qualità della vita e presidente del Comitato paralimpico.
Codice Inoltre è arrivato anche il D-day del nuovo Codice di giustizia sportiva, meglio dire di «procedura», visto che tratta di come si svolgerà il procedimento sportivo. Lunedì le federazioni hanno fatto pervenire al Coni le loro osservazioni scritte, annunciate nella riunione del 5, da quel momento il gruppo di saggi – coordinato dal professor Giulio Napolitano – ha lavorato al testo definitivo. Ieri gli ultimi ritocchi con Francesco Soro e questa mattina in Giunta e nel primo pomeriggio in Consiglio Nazionale, si procederà all’approvazione. Dovrebbero essere stati superati i dubbi. Soprattutto quelli legate ad alcuni aspetti del procedimento per l’ammissione ai campionati. L’ultimo grado di giudizio – in caso di bocciatura da parte degli organi federali – è l’Alta Corte. Il percorso «particolare» che riguarda soprattutto calcio e basket, resta inalterato anche nei tempi che sono per forza «ristretti». Dovrebbero essere chiariti anche i problemi relativi al contraddittorio e all’attivazione del Giudice sportivo: contenute sia le tipologie che i tempi .
Consorzi La novità è quella consorziare più federazioni per avere organi di giustizia «unificati». Una grossa novità che risponde anche all’esigenza di piccole che avevano sollevato dubbi sul rischio di spendere troppo per creare le strutture. Il Codice terrà sicuramente banco sia in Giunta che in Consiglio, ma è probabile che venga anche ufficializzato l’incarico a un «esperto esterno» per stilare i parametri per la nuova distribuzione dei contributi che dal Coni arrivano alle Federazioni.