(G. Piacentini) – Se fosse dipeso da Walter Sabatini, sarebbe rimasto all’Arsenal. Lo ha confessato lo stesso d.s. che poi, con grande onestà, ha ammesso che il merito dell’arrivo dell’ivoriano Gervinho è tutto di Rudi Garcia. Un acquisto che ha cambiato il volto della Roma: non è un caso che la formazione giallorossa sia alla ricerca per il reparto avanzato di un calciatore che abbia caratteristiche simili alle sue.
Una delle certezze del tecnico francese, insomma, è proprio l’ivoriano, che anche dal Mondiale pensa alla Roma. «È stata una stagione positiva – le sue parole – perché abbiamo raggiunto l’obiettivo che la dirigenza aveva fissato, vale a dire qualificarci in Champions League. Dirigenti, tifosi, calciatori: tutti sono rimasti soddisfatti. Il mio ambientamento è stato facile e il merito è stato dell’allenatore Rudi Garcia, che già conoscevo e che mi ha dato fiducia. Una cosa che ho apprezzato e che mi ha aiutato ad integrarmi nel gruppo».
Un gruppo che per il prossimo anno, è questa la richiesta del tecnico, dovrebbe rimanere lo stesso, con alcune aggiunte: per questo la Roma ha (per il momento) rimandato al mittente tutte le offerte per i suoi calciatori più importanti (Benatia e Strootman su tutti). I «rinforzi» arriveranno in difesa (un esterno sinistro e un centrale) ma anche in avanti: in pole ci sono sempre Cerci e Iturbe, anche se ieri si era sparsa la voce di un possibile incontro, smentito da Trigoria, con il procuratore di Jackson Martinez. Del Verona piace anche Romulo, che potrebbe arrivare in giallorosso in cambio di Marquinho.