Calciopoli potrebbe riservare nuove sorprese. I giudici della Cassazione lo scorso 3 giugno hanno depositato la sentenza in cui si è respinto il ricorso di Antonio Giraudo. L’ex amministratore delegato della Juventus aveva chiesto di revocare il sequestro conservativo disposto dopo le condanna di primo grado, confermata in appello. L’importanza del provvedimento della Corte di Cassazione riguarda il capitolo risarcimenti per i fatti che hanno macchiato il calcio italiano in quegli anni. Il sequestro ammonta a un valore di 12 milioni di euro, ovvero quanto il Gup ha valutato le perdite del Brescia del patron Corioni. Dunque, acquisisce di legittimità la richiesta di risarcimento danni per frodi sportive e associazioni per delinquere.
A gennaio il Brescia e il Bologna cercheranno di ottenere circa 50 milioni di euro a testa per la retrocessione nel 2005. Anche se il Gup e la Corte di Napoli, il 17 dicembre del 2013, avevano stabilito che le due società non avevano subito alcun danno economico da Calciopoli, i club hanno presentato ricorso in Cassazione. Nonostante siano stati prescritti alcuni reati per cui erano stati accusati gli imputati Mazzini, Moggi, Lotito, i Della Valle e Mencucci, la prescrizione non non ha effetto sulle domande risarcitorie per le quali la Cassazione deciderà all’inizio del prossimo anno.
Fonte: Corriere dello Sport