(M. Cecchini) È raro che il professor Enrico Castellacci perda il sorriso, nonostante gli oneri che la salute degli azzurri comporta. Stavolta, però, gli scogli che deve affrontare sono almeno tre: i recuperi di Buffon e De Sciglio e l’allarme caldo che si preannuncia a Recife. Cominciamo dai due azzurri, su cui pare chiaro come lo staff non voglia rischiare recuperi affrettati. «Buffon e De Sciglio sono le uniche vere criticità della squadra. Gigi facendo un movimento abnorme ha avuto un trauma un po’ particolare alla caviglia sinistra, che si è distorta, così come il ginocchio. All’inizio c’è stata preoccupazione, perché ha rivissuto tutte le esperienze negative capitategli ai Mondiali. Poi però l’ottimismo ha cominciato a regnare. Per il ginocchio non ci sono problemi grossi, la caviglia invece ha una sofferenza del tendine tibiale anteriore. Se sarà necessario, faremo indagini strumentali, ma siamo ottimisti su un recupero abbastanza veloce. De Sciglio? Ha avuto un edema a livello del bicipite femorale senza lesioni, ma per ora non è in condizione di allenarsi, fa solo terapie». Morale: l’impressione è che entrambi possano saltare la prossima partita, con Buffon sicuro di esserci (almeno) con l’Uruguay (la partita è in programma martedì 24 a Natal).
Allarme Recife Superatol’ostacolo Manaus, adesso ci aspetta Recife. «Giochiamo all’una e se ci sarà il sole il caldo si sentirà parecchio. Quindi siamo più preoccupati. A Manaus siamo rimasti sorpresi che non abbiano fermato il gioco vista la temperatura. Ci auguriamo che possa succedere a Recife e a Natal, quando si giocherà in orari non consoni a una partita di calcio (alle 13, ndr). Il timeout c’è con una temperatura superiore ai 32 gradi, ma quando c’è un’umidità dell’85-90 per cento, la percezione sale di 3-4 gradi. I giocatori hanno perso minimo due litri d’acqua, e mi tengo basso. In ogni caso, abbiamo cominciato le terapie refrigeranti: criosauna e guanti speciali ». Chiudiamo con una curiosità: a Manaus, cinque azzurri sono stati sottoposti all’esame antidoping, cioè i designati Abate e Marchisio e i tre del Paris Saint Germain, Verratti, Thiago Motta e Sirigu, assenti ai controlli a sorpresa di Coverciano.